Coronavirus. Cosa succede senza un sistema sanitario efficiente? L’esempio terribile dell’Ecuador

A Guayaquil cadaveri abbandonati per strada, nei cassonetti o bruciati. Si scavano fosse comuni per i corpi recuperati

Che cosa può provocare una pandemia di Coronavirus in un Paese con un sistema sanitario meno sviluppato di quello italiano? Ce lo siamo mai chiesti? Un esempio, terribile e drammatico, può essere quello offerto dall‘Ecuador e, in particolare, dalla città di Guayaquil. Qui i cadaveri dei deceduti per Covid-19 vengono lasciati in strada, gettati nell’immondizia avvolti in sacchi di plastica o bruciati in attesa di essere seppelliti. Un orrore le cui immagini, grazie ai social network, hanno fatto il giro del mondo. In uno dei filmati circolanti sul web si assiste alla scena di un gruppo di poliziotti che, a causa della mancanza di spazio, scaraventano da un camion una salma per strada.

Coronavirus in Ecuador: a Guayaquil cadaveri nei contenitori dell’immondizia

Le stesse famiglie dei defunti di Guayaquil sono costrette a portare i corpi dei loro cari, morti per Coronavirus o meno, nei contenitori dell’immondizia, avvolti in sacchi di plastica, per il terrore della contaminazione. Sia il sistema sanitario che quello cimiteriale sono al collasso e il presidente ecuadoregno, Lenin Moreno, ha annunciato la creazione di una task force governativa per garantire adeguata sepoltura ai defunti. Drammatiche le testimonianze dirette. Ha detto una donna alla BBC Mundo: “Mio zio è morto il 28 marzo e nessuno viene ad aiutarci. Gli ospedali ci hanno detto che non avevano barelle e lui è deceduto a casa. Il corpo è ancora lì, a letto, perché nessuno può toccarlo“. E ancora un’altra: “Il clima qui rende il livello di decomposizione dei cadaveri più veloce che in altre parti del paese. Ho sentito parlare del caso di un defunto nella sua camera da letto i cui parenti hanno portato il corpo sul materasso direttamente sul marciapiede”. 300 sono i cadaveri che sono stati recuperati in queste condizioni.
Guayaquil è il capoluogo della provincia di Guayas, una città da 2,8 milioni di abitanti che sorge sulle coste del Pacifico, nella quale si registrano al momento 1.615 casi sul totale del Paese di 2.302. Anche il sindaco della città è risultato positivo al Coronavirus. Al momento si stanno scavando fosse comuni per seppelire i cadaveri recuperati.