Kenya. Lo Shelter Children’s Home, un rifugio sicuro per le bambine vittime di matrimoni forzati

In Kenya i matrimoni forzati precoci sono aumentati,  vi raccontiamo la storia di Vivienne purtroppo simile alla storia di tante altre ragazze

La giovane ragazza sorridente che vedete nella foto è Vivienne, la conosciamo da sette anni quando, appena 14enne trovò rifugio allo Shelter Children’s Home.

La sua storia fa accapponare la pelle, purtroppo però in Kenya non è affatto raro sentire di giovanissime ragazze nella sua stessa situazione. La giovane Vivienne trovò la forza di chiedere aiuto e di ribellarsi ad un destino segnato e voluto dalla sua famiglia: aveva 14 anni ed una piccola bambina tra le braccia, frutto di violenza, e i suoi fratelli la promisero in sposa ad un uomo di 75 anni come sua quinta moglie.

Vivianne, come spesso accade in alcuni territori, era vista solo come un problema da risolvere come una merce da cui poter ricavare denaro, la dote di un potenziale marito.

Shelter Children’s Home, una casa dove le bambine trovano riparo

Fu accolta assieme alla piccola Jackline di 3 mesi: entrambe trovarono inoltre un sostenitore a distanza e grazie a loro Vivienne ha potuto continuare a studiare  mentre Jackline, una volta raggiunta l’età idonea fu iscritta alla scuola materna Hope Spring, mentre la madre continuava con la sua educazione.

Il tempo è passato veloce, una volta terminato l’anno scolastico 2020 la ragazza è tornata a casa. Pochi mesi dopo, durante una visita familiare predisposta dalla struttura di accoglienza per monitorare la situazione della ragazza, gli assistenti sociali di Shelter fecero una scoperta: Vivianne era nuovamente in dolce attesa.

L’avvocato dei minori e l’assistente sociale di AiBi si misero immediatamente a disposizione della ragazza per permetterle di affrontare al meglio questa situazione, cercando di farla ragionare sulla possibilità di tornare a scuola dopo il parto e valutando la possibilità di permettere a Jackline, rimasta al centro, di poter vivere con la mamma.

Elvis, il secondogenito è nato nel dicembre dello scorso anno. Il lavoro che ha svolto il team di Ai.Bi. è stato quello di individuare una scuola che evitasse la dura separazione tra madre e figlio, come era già avvenuto con la piccola Jackline nei suoi primi tre anni di vita.  Recentemente abbiamo identificato una scuola che si chiama Serene Haven nella contea di Mweiga Nyeri, che ospita giovani madri adolescenti insieme ai loro bambini per evitarne la separazione. Grazie al sostegno a distanza di Ai.Bi. Vivienne ha un seconda possibilità di ottenere educazione e riparo per lei e suo figlio. Mentre, Jackline Namunyak la sua primogenita, ha anche l’opportunità di continuare con i suoi studi.

 Ai.Bi. insieme a Shelter continuerà a monitorare la situazione e a supportare nei loro progetti di vita mamma e figli, ma per farlo hanno bisogno del prezioso supporto del Sostegno a Distanza.

Shelter Children Home è una casa famiglia partner di Ai.Bi. – Amici dei Bambini in Kenya, specializzata nella cura e protezione di minori fragili e vulnerabili. Per raggiungere l’istituto, da Nairobi si guida verso le colline Ngong, le famose colline del film “La mia Africa”, passato il paese di Ngong si continua verso l’entroterra e, transitando attravero un paesaggio collinare e in questa stagione verdeggiante si arriva al centro. Il terreno su cui sorge il centro è vastissimo, 20 acri di terra, su cui sorgono una scuola aperta anche alla comunità estera, un presidio medico operativo tre giorni a settimana, gli uffici amministrativi, una mensa, un panificio, una cucina, una foresteria per volontari, un centro polivalente per la sostenibilità del progetto in cui si svolgono attività generatrici di reddito oppure socialmente utili, e il centro di accoglienza per minori che può ospitare fino a un massimo di 138 bambini, con dormitorio maschile e dormitorio femminile separati da un bellissimo giardino.

I restanti acri del loro terreno di Shelter sono adibiti a fattoria, con un orto esteso per acri in cui si coltiva tutto il necessario, una stalla per mucche e capre, queste ultime interamente gestite dai bambini. I ragazzi più grandi lo scorso anno che le scuole hanno chiuso per così tanti mesi si sono dedicati alla produzione di mangime per le mucche così da non dover dipendere dalla stagionalità dei pascoli o dai fondi per il suo acquisto.

 Diventa anche tu un sostenitore del Centro Shelter in Kenya , puoi fare la differenza per questi bambini che non hanno una rete familiare in grado di sostenerli e proteggerli nel passaggio dall’infanzia all’età adulta.  Inoltre potrai seguire e accompagnare ogni giorno la vita, i progressi e le difficoltà dei 138 bambini ospiti; grazie a report mensili infatti sarai costantemente aggiornato sui progressi raggiunti e le difficoltà affrontate.

Attiva un Sostegno a Distanza, bastano 25 euro al mese.