Hawaii: il nome dei genitori naturali verrà posto sui certificati di adozione

La Commissione Giustizia dello stato delle Hawaii ha approvato un disegno di legge che richiede di inserire i nomi dei genitori biologici nel certificato di nascita di un bambino adottivo. Il disegno di legge è passato alla Camera con un solo voto di scarto.

Il dibattito ha creato una forte tensione emotiva. Un gruppo sostiene che così verrà sacrificata la privacy, un altro sostiene che sono stati colpiti i diritti dei genitori adottivi, e un terzo sostiene che la conoscenza di quei dati dovrebbe essere un diritto fondamentale per i bambini adottati.

Attualmente, quando i bambini vengono adottati alle Hawaii, viene rilasciato un nuovo certificato di nascita con i nomi dei loro genitori adottivi. I genitori adottivi hanno poi la possibilità di includere i nomi di uno o entrambi i genitori naturali, se questi sono d’accordo. Con l’approvazione della nuova proposta di legge, le Hawaii faranno un passo in avanti contro la segretezza di questi dati, nelle procedure delle adozioni.

Dopo il passaggio al Senato, le Hawaii saranno come altri dieci Stati che hanno una legislazione simile.
Negli ultimi 10 anni otto Stati hanno reso pubblici i dati dei genitori biologici nelle adozioni”, dice Eileen McQuade, presidente del Congresso Americano per l’Adozione. E’ sicuramente una tendenza rilevante. C’è una legislazione in attesa di approvazione anche in Stati come New York, Connecticut, Indiana, Minnesota.”

Gli Stati che, di recente, hanno reso pubblici questi dati includono Illinois, New Hampshire, Maine, Tennessee, Alabama, Delaware e Oregon. Alaska e Kansas non hanno mai avuto la segretezza di questi dati.

“Non sta succedendo niente di male, ha detto la McQuade. “Nel Regno Unito queste informazioni sono state rese pubbliche dalla metà degli anni ’70. Ognuno merita di sapere chi è. Perché lo Stato dovrebbe avere un pezzo di carta che ti riguarda come persona e che tu non puoi avere?“.
Ad opporsi al disegno di legge sono stati i genitori adottivi, gli operatori sociali e gli avvocati per il timore che la nuova legge possa compromettere gravemente la privacy dei genitori naturali.

Molte madri adottive hanno detto in lacrime che questa legge invade i loro diritti di genitori nel decidere quando dire ai loro figli del loro passato. Alcuni temono che il fatto di rendere obbligatorio il nome della madre naturale sul certificato di nascita, possa spingere maggiormente le madri verso l’aborto.

Heidi Harms, un genitore adottivo, ha detto alla commissione che la madre naturale di sua figlia adottiva è una persona estremamente riservata. Lei è terrorizzata che il suo nome possa mai essere esposto in pubblico, tanto che nemmeno io so il suo vero nome. So solo che si chiama Anna”, ha detto.

(Fonte: Civilbeat.com 3/3/2011)