Scuola. In arrivo il Liceo del Made in Italy?

La Presidente del Consiglio Meloni, durante la sua visita al Vinitaly, ha espresso l’intenzione del Governo di avviare il “Liceo del Made in Italy”, per valorizzare il legame tra cultura e territorio. Vediamo quali sarebbero le materie e quanto potrebbe partire

Lunedì 3 aprile, durante la sua visita al Vinitaly, uno dei principali eventi mondiali dedicati al vino, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre ai consueti saluti e ringraziamenti di rito e alla sottolineatura dell’importanza di un settore che vale “30 miliardi e conta 870 mila addetti” in Italia, ha dichiarato che il governo sta lavorando a un “Liceo del made in Italy”. Lo ha fatto parlando proprio a un gruppo di studenti di un istituto agrario, rimarcando come siano gli istituti come questo a offrire ai giovani “una capacità di sbocco professionale molto più alta di altri percorsi” e ribadendo il desiderio, con questa scuola, di “valorizzare il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità“.

Liceo del Made in Italy: meno lingue straniere e più “italianità”

Le parole della Meloni hanno presto conquistato tutte le prime pagine dei giornali: certo, il contesto in cui sono state pronunciate non nasconde la volontà di dare particolare rilevanza al tipo di platea presente e a tutto il mondo imprenditoriale e industriale che vi gira attorno, ma guardando un po’ più in là e toccando un argomento decisivo per il futuro dei giovani come la scuola, vale la pena provare ad approfondire un po’ di più il discorso e ipotizzare che tipo di liceo potrebbe essere quello del “made in Italy”.
Lo ha fatto il Corriere della Sera, che ha preso come base di partenza il Liceo Economico-Sociale introdotto quando Ministra dell’Istruzione era Mariastella Gelmini. Le materie del biennio (i primi due anni) rimarrebbero pressoché identiche ma con l’eliminazione di una delle due lingue straniere e l’aumento delle ore di arte e informatica. Sarebbero quindi: italiano; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica. Oltre all’ora di religione o attività alternative.
L’impronta decisiva verrebbe data nel triennio, quando tutte le materie legate all’economia e al diritto verrebbero – come riporta Orizzonte Scuola: “orientate verso un approccio italiano e filo-italiano”. Alle materie rimaste dal biennio come italiano, lingua straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive e storia, si aggiungerebbero filosofia, economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.

Quando partirà il Liceo del Made in Italy

Se le intenzioni espresse da Giorgia Meloni saranno confermate concretamente da una decisione del Governo, “correndo” ci potrebbero anche essere i tempi affinché le prime classi del nuovo liceo del Made in Italy vedano la luce per l’anno scolastico 2024-25. Le iscrizioni, tuttavia, avvengono nel mese di gennaio, quindi, tenendo conto dell’iter legislativo necessario, è più plausibile pensare a un avvio dal 2025.