Emergenza in Repubblica Democratica del Congo. Voci dall’orfanotrofio: le lettere dei bambini che sognano la pace

“Non vi dimenticherò mai.” Dopo l’ennesima escalation di violenze nella Repubblica Democratica del Congo, i bambini degli orfanotrofi FED e Sodas raccontano, attraverso le loro lettere, un quotidiano fatto di scuola, speranza e paura

In Repubblica Democratica del Congo, la guerra è una realtà che segna ogni istante della vita di migliaia di bambini. A Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, il conflitto si è intensificato, portando paura, distruzione e incertezza.
In questo contesto drammatico, i bambini accolti negli orfanotrofi FED e Sodas, parte del progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”, continuano a coltivare sogni e speranze. Attraverso le loro lettere, raccontano la paura delle esplosioni, la gioia per un buon voto a scuola e il desiderio di un futuro diverso. Voci fragili ma determinate, che chiedono solo una cosa: di non essere dimenticate.

Le lettere

Esther, 11 anni

Ciao, mia carissima madrina,
È con il cuore pieno di gioia che ho appena ricevuto la lettera che mi hai inviato. Vorrei ringraziarti di cuore e augurarti ogni bene per il 2025.
Sono molto contenta che tu stia studiando Anatomia e voglio condividere con te che sono stata promossa con lode.
Le vacanze di Natale e Capodanno si sono concluse con gli esami del primo trimestre, durante i quali mi sono classificata seconda su 57 studenti con l’87,7% di voti.
Siamo tornati a scuola il 6 gennaio e, dato che frequento il sesto anno, le lezioni iniziano alle 7:30 e terminano alle 13:00, con una pausa di un’ora prima di riprendere a studiare dalle 14:00 alle 16:00 per prepararci agli esami di licenza elementare ENAFEP.
Tuttavia, la situazione della sicurezza qui è ancora precaria. Il 23 gennaio la guerra ha interrotto le lezioni e pochi giorni dopo, intorno al 27 gennaio, abbiamo trascorso giorni e notti sotto il fragore delle bombe e dei proiettili. Ma Dio misericordioso ha protetto tutti noi dell’orfanotrofio.
Dal 10 febbraio siamo tornati a scuola, ma l’atmosfera è ancora tesa: molti bambini sono fuggiti con i loro genitori e non sono ancora tornati, mentre altri hanno paura di uscire di casa.
Grazie di cuore per tutto, cara madrina. Che Dio ti benedica. Ti chiedo di pregare perché nella RDC torni la pace.
Tua figlia,
Esther.

Daniel, 12 anni

Ciao, miei padrini,
Vi scrivo con il cuore pieno di gioia per ringraziarvi di tutto ciò che fate per me e per l’amore incondizionato che mi dimostrate.
Da quando sono nato, non ho mai festeggiato il mio compleanno, ma grazie a voi ho ricevuto i miei auguri e ne sono stato molto felice. Non vi dimenticherò mai.
Purtroppo, la situazione nel nostro Paese è difficile. Abbiamo vissuto momenti di paura a causa delle esplosioni di bombe e proiettili. Grazie ai nostri supervisori, riceviamo supporto psicosociale per affrontare questa situazione.
Siamo tornati a scuola con timore, ma speriamo che tutto migliori. Nel primo trimestre ho ottenuto il punteggio di 89,4%, risultando primo della mia classe su 57 studenti.
Grazie alla mia grande famiglia.
Vostro figlio,
Daniel.

Jonathan, 13 anni

Cari padrini,
Vi ringrazio con tutto il cuore per avermi accolto nella vostra famiglia.
Vi scrivo in ritardo perché il 23 gennaio siamo stati mandati a casa da scuola a causa della guerra. È stata una realtà triste: molte persone sono morte, i corpi erano ovunque. In quei giorni siamo rimasti chiusi nell’orfanotrofio, sdraiati sul pavimento per paura dei proiettili e delle bombe.
Abbiamo ripreso la scuola il 10 febbraio, ma molti compagni sono fuggiti e non sono ancora tornati. Ringrazio Dio che siamo tutti vivi.
Frequento il sesto anno di scuola elementare e nel primo trimestre sono stato promosso con l’86%, terzo nella mia classe. Grazie al vostro sostegno, spero di diventare un medico un giorno.
Mi piace giocare a calcio e andare in bicicletta. Sono felice quando organizziamo passeggiate di gruppo al seminario maggiore di Buhimba, momenti preziosi di relax.
Grazie per la gioia che portate nella mia vita. Che Dio vi benedica.
Vostro bambino,
Jonathan.

Aline, 12 anni

Ciao,
Grazie per il bellissimo messaggio in occasione delle feste di fine anno. Mi scuso per il ritardo nella risposta, ma la guerra scoppiata il 23 gennaio a Goma ha sconvolto tutto.
Abbiamo visto cadaveri per strada mentre andavamo a prendere l’acqua. La guerra è terribile.
Siamo tornati a scuola il 10 febbraio, ma molti bambini sono fuggiti. Il primo trimestre è andato bene e ora siamo impegnati negli esami del primo semestre. Spero di ottenere buoni voti.
Grazie di cuore per tutto quello che fate per me. Che Dio vi benedica.
Tua bambina,
Aline.

Naomi, 8 anni

Mia madrina,
Con grande gioia ho ricevuto i tuoi auguri di Natale e Capodanno.
I miei studi procedono bene: ho superato il primo trimestre con l’87,6%, classificandomi terza nella mia classe su 44 alunni.
Le vacanze sono state serene, ma il 23 gennaio la guerra ha riportato paura e morte. Abbiamo sentito le bombe esplodere, i proiettili fischiare. Ho avuto tanta paura, ma per grazia di Dio siamo salvi.
Grazie di cuore, madrina. Che Dio ti protegga.
Tua carissima figlia,
Naomi

Il tuo aiuto per i bambini della Repubblica Democratica del Congo

Dopo anni di guerra e mesi di disordini sempre più intensi, negli ultimi giorni la situazione a Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, è degenerata, provocando una crisi umanitaria.
I ribelli del gruppo M23 hanno dichiarato di aver preso il controllo della città, dove si trovano gli orfanotrofi FED e Sodas con i quali collabora Amici dei Bambini.
La situazione è allarmante e le evoluzioni sono costanti.
Ora più che mai, i bambini di Goma hanno bisogno di tutti noi.

E ricorda: come ogni donazione, anche le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.