Allarme Criminalpol: triplicata la percentuale di minorenni autori di delitti (e raddoppiate le vittime)

Gli ultimi dati rilasciati dal Servizio analisi criminale evidenziano come nell’ultimo anno sia quasi triplicata la percentuale di minorenni che hanno commesso un delitto. Oggi più che mai è necessario “educare il domani”

La Criminalpol della polizia ha reso pubblico l’ultimo rapporto realizzato dal suo Servizio analisi criminale relativo agli omicidi volontari avvenuti in Italia nel decennio 2015-2024. Un rapporto nel quale salta all’occhio un evidente dato positivo, ovvero la costante diminuzione del numero di omicidi commessi, calati di un terzo in dieci anni, che porta l’Italia ad avere un “indice di delittuosità” (il numero di omicidi volontari ogni 100mila abitanti) di 0,55, sensibilmente più basso della media europea di 0,87 (i numeri si riferiscono al 2022, ultimo anno per i quali sono disponibili i dati Eurostat). Numeri, ha sottolineato il direttore del servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, Antonio Basilicata, all’Ansa, che collocano “l’Italia tra i Paesi più sicuri per questo tipo di reato”.

Allarme minorenni

Ma per questo dato positivo, ci sono altri indici decisamente allarmanti. In particolare quelli che riguardano i minorenni, se è vero che la percentuale di minori di 18 anni che hanno commesso un delitto è quasi triplicata nel corso dell’ultimo anno, passando da un 4%, rispetto al totale degli omicidi, a un preoccupante 11%.
Ma non è tutto, perché i dati dicono che anche la percentuale dei minorenni vittima di un omicidio è aumentata, passando dal 4% del 2023 al 7% del 2024.
Per aiutare la lettura di questi dati, vale la pena sottolineare come la metà dei delitti commessi nel 2024 (precisamente, il 49%) è avvenuto a seguito di una lite degenerata: uno scenario che facilmente si può sposare con le cifre dette in precedenza riguardo i minori.

Necessario più che mai “educare il domani”

Al di là dei “freddi” numeri, la situazione evidenziata dal rapporto fa riflettere sulla “cultura”, intesa nel senso più generale possibile, che circonda i minori di oggi. Un aspetto di quella “povertà educativa, esclusione sociale e indigenza” che sta diventando una vera e propria emergenza e contro la quale, non a caso, Ai.Bi. ha lanciato il suo multiforme progetto Educare il Domani.
Perché, davvero, è solo unendo le forze di tutti per far fronte alle situazioni di disagio sociale, difficoltà economica e psicologia, limitato accesso alle opportunità di apprendimento e di sperimentazione delle proprie capacità… che si potrà riuscire a far fronte a quella che, lo certificano i numeri, sta diventando una vera e propria emergenza.

Il progetto di Amici dei Bambini

L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo le comunità educative per adolescenti e i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
Per sostenere il progetto Educare il Domani clicca QUI.
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