Scuola aperta a luglio: in Trentino si pensa a un’estate diversa per gli alunni

Un progetto pilota per prolungare l’anno scolastico alle elementari: opportunità per le famiglie, ma anche criticità da superare

In Trentino si valuta un progetto che potrebbe cambiare l’estate scolastica: tenere aperte le scuole elementari anche nel mese di luglio. L’iniziativa, promossa dall’assessora provinciale all’Istruzione Francesca Gerosa, è ancora in fase di analisi, ma si inserisce nella scia positiva della scuola dell’infanzia estiva già attiva sul territorio.

Un supporto per le famiglie

Grazie all’autonomia speciale di cui gode la Provincia, il Trentino può modulare in modo flessibile il calendario scolastico, nel rispetto dei 200 giorni minimi di lezione annui. L’idea mira a offrire un supporto concreto alle famiglie, spesso alle prese con la difficoltà di conciliare lavoro e cura dei figli durante la lunga pausa estiva.
Il progetto prevede attività educative più leggere e informali, che uniscano apprendimento, gioco e socializzazione, riducendo il “vuoto didattico” estivo. Tuttavia, non mancano le criticità: tra i principali ostacoli figurano i costi di gestione, la disponibilità del personale scolastico e il rischio di trasformare la scuola in un semplice luogo di custodia.
I sindacati esprimono perplessità, sottolineando l’importanza del periodo estivo per il recupero e la formazione degli insegnanti. Inoltre, il progetto dovrà fare i conti con la compatibilità rispetto al calendario nazionale e alle risorse disponibili.
Per ora, si tratta solo di una proposta, ma se il Trentino riuscirà a costruire un modello efficace, potrebbe fare da apripista a nuove forme di organizzazione scolastica anche altrove.