Congo: momenti di vita al centro Ange Gabriel

Accettazione e appartenenza sono i sentimenti cardine per il lavoro che gli psicologi svolgono quotidianamente con i bambini abbandonati. Si tratta infatti di bisogni primari per questi bambini disperati, rifiutati e stanchi di essere solo “uno fra i tanti”. Negli istituti ciascuno cerca amore e affetto ovunque e si aggrappa ogni volta ad una persona diversa per ottenerli, fino a chiamare “zia” l’educatrice. È indispensabile colmare i bisogni affettivi dei bambini perché solo in questo modo potranno sviluppare in modo adeguato la propria personalità.
Questo meccanismo è evidente sia nei bambini che hanno avuto la fortuna di trovare dei genitori sia in quelli che sono ancora in attesa di adozione che provano la stessa gioia, sapendo che un giorno  non lontano sarà anche il loro turno. È questo  il caso di due bambini del centro congolese “Ange Gabriel”, Divina e Daniel. La felicità di questi bambini è spesso legata alla presenza o all’assenza degli psicologi, ai quali si sentono profondamente legati.

È quindi davvero qualcosa di molto importante avere dei genitori che amano e accettano per come si è!

Questi bambini si sentono poi spesso esclusi. Nathan e Tida, ad esempio, mentre erano in attesa dell’adozione, disturbavano spesso l’operatore del centro a causa dell’assenza degli operatori ed erano sempre ansiosi di sapere se i loro genitori erano venuti a cercarli.

Quando i futuri genitori sono venuti in visita, i bambini si sono dimostrati felici ma anche riluttanti a mangiare poichè temevano che potessero andarsene e abbandonarli al centro. Oggi, che sono tra le mani di genitori amorevoli, cominciano a comportarsi come si comportano i bambini in presenza di genitori che li amano: fanno i capricci, giocano, Tida intreccia i capelli di sua madre, Nathan gioca tra le braccia di suo padre. Una gioia davvero indescrivibile!