Come lavorano le nostre Ambasciate con l’Adozione Internazionale?

Una classifica delle nostre Ambasciate nei paesi esteri, sui tempi di consegna dei visti d’ingresso e delle relative legalizzazioni, vede in prima posizione la Federazione Russa, che tende a emettere il visto d’ingresso a distanza di un’ora dal nulla osta della CAI. Maglia nera per Bulgaria e Kosovo: qui è di prassi aspettare quattro o cinque giorni per il visto. Fondo della lista anche per il Nepal, per ovvii motivi: il visto d’ingresso del bambino arriva dal Consolato di Calcutta, in un mese. È possibile però inoltrare una richiesta d’urgenza e ottenerlo in una settimana. La procedura nepalese di legalizzazione è di circa dieci giorni.

Nei paesi Sudamericani, vi è tendenza pressoché omogenea a consegnare il visto in uno o due giorni, con un paio di giorni necessari alla legalizzazione (con l’eccezione del Messico, che ne impiega dai 5 agli 8). L’Africa si adegua alla tendenza sudamericana: variabile la situazione in RD del Congo, dove non è necessario aspettare altri giorni dopo quello dell’autorizzazione, ma non è difficile che si entri nel merito della documentazione relativa all’adozione.

Nell’est Europeo, se pesano i ritardi sopracitati delle prassi in Kosovo e Bulgaria, brilla la rapidità russa, come esposto sopra. Anche in Moldova basta aspettare un solo giorno; fino a 3 giorni infine in Ucraina e in Albania.