Adozioni Internazionali 2011: Ai.Bi. sfiora il 30% di aumento!

Il 2011 è stato un anno difficile per molti, ma è stato certamente un anno indimenticabile per i 249 bimbi che, con l’aiuto di Ai.Bi., hanno trovato il calore di una famiglia!

Un risultato importante e sorprendente, dal momento che nel 2010 i bimbi adottati erano stati “solo” 195: se la matematica non è un’opinione, il sensibile aumento si attesta al 27,7%.

Questi bimbi hanno trovato il calore di una mamma e un papà e ben 187 coppie, contro le 153 del 2010, hanno dato una svolta al loro percorso accogliendo figli desiderati e attesi con gioia. Un +22,2% che riempie di orgoglio e ottimismo chi crede nell’importanza dell’accoglienza.

Sono dati che fanno riflettere, a maggior ragione in un momento storico come l’attuale: nonostante l’incertezza del futuro e la congiuntura economica sfavorevole, sembra proprio che il desiderio di famiglia non conosca crisi e, anzi, la voglia di condividere affetti, sogni e speranze sia più forte che mai!

Dal confronto con il 2010, esce un quadro preciso della situazione nei vari Paesi ed è impossibile non notare il vero fenomeno 2011: l’Africa ha fatto boom!

Al di là di ogni più rosea previsione, le Adozioni Internazionali in Africa segnano importanti progressi: ben 21 coppie contro le 6 del 2010 (+250%) hanno concluso l’iter adottivo, dando una famiglia a 22 bambini, contro i 7 del 2010 (+214%). Se la situazione in Kenya è senz’altro apprezzabile (4 coppie e 4 bambini nel 2011, contro le 2 del 2010: +100%), il Congo sta riservando piacevoli sorprese: 17 coppie contro le 4 del 2010 (+325%) e ben 18 bimbi nel 2011, contro i 5 dell’anno precedente (+260%).

Tanti anche i bimbi del Sud America che hanno trovato una casa nel 2011: 140, contro i 98 del 2010 (+42,9%), che hanno portato gioia a 85 coppie contro le 67 del 2010 (+26,9%).

A ruota, segue l’Est Europa, con un + 25% delle coppie e un +9,5% dei bambini adottati.

Una lieve flessione riguarda solo le adozioni internazionali nei Paesi dell’Asia: nel 2011 41 coppie (contro le 48 del 2010) hanno adottato altrettanti bimbi.

Uno scenario comunque davvero confortante, che lascia ben sperare in un futuro fatto di accoglienza.