Ai.Bi.Giovani: perché un giovane adottato si apre all’abbandono?

Questo è il sogno segreto di ogni genitore adottivo, che i propri figli adottivi riflettano sul loro abbandono e invece di esserne sopraffatti, lo elaborino e prendano coscienza che la loro esperienza può davvero essere l’arma in più per combatter la solitudine. Ed è proprio la voglia di conoscenza che ha portato il gruppo di Ai.Bi. Giovani Lombardia a voler approfondire i temi dell’accoglienza iniziando con la visita a una Casa Famiglia. Ne parliamo con il Coordinatore Marco Carretta.

È passato più di un anno dalla nascita di Ai.Bi. Giovani, che sta continuando a crescere e a portare avanti la sua mission in maniera sempre più determinata. Novità per il futuro?
La novità più grande di quest’anno per noi è stata quella di voler iniziare a conoscere più da vicino le problematiche che Ai.Bi. affronta, per capire come noi giovani possiamo dare il nostro contributo, per proseguire l’impegno che ci siamo prefissati: 2036, C’ERA UNA VOLTA L’ABBANDONO.

Sabato 28 Aprile, la visita del Gruppo Lombardia di Ai.Bi.G. in una Casa Famiglia di Ai.Bi. alle porte di Milano. Come è nata quest’idea?
L’idea è sorta quando da parte del gruppo è scaturita questa voglia di conoscere tutti i vari settori dove è presente Ai.Bi. Da lì abbiamo avuto l’occasione di conoscere il sistema PDZ (Pan di Zucchero), che mette in rete varie realtà d’accoglienza temporanea. Abbiamo avuto quindi l’opportunità di approfondire cos’è una Casa Famiglia, con la sua temporaneità e di conoscere l’esistenza di altre realtà inserite nel progetto, quali: il Centro servizio alla famiglia, la Comunità mamma-bambino e il Gruppo appartamento.

E’ un’esperienza che intendete far vivere anche agli altri gruppi locali dell’Associazione?
Sicuramente troveremo il modo di dare la possibilità anche agli altri gruppi regionali di seguire il percorso intrapreso, per rendere sempre più “gruppo ”singole realtà che si stanno formando in tutta la nazione. Proseguiremo il nostro cammino, che vuole portarci a combattere uniti contro l’abbandono.

Avete iniziato dalla visita in una Casa Famiglia in Italia. State pensando anche di visitare i progetti di Ai.Bi. all’estero?
Tempo fa avevamo già valutato la proposta di ampliare la conoscenza anche all’estero, andando a visitare delle realtà presenti in Romania; Le basi ci sono, bisognerà solo aspettare il momento giusto per partire. L’esperienza di alcuni di noi in Brasile, l’opportunità di conoscere realtà giovanili italiane e straniere, ci ha incoraggiato a volerci incontrare e a condividere trascorsi e opportunità future.