Quando i bambini hanno bisogno del Tar per far valere i propri diritti

Cara Ministro Severino,

non Le sembra assurdo che in Italia non esiste ancora la banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’ adozione?

Si tratta di uno strumento previsto nell’art. 40 della legge n. 149/2001 che avrebbe dovuto essere attivato già nell’ottobre 2001, ma che ancora purtroppo non esiste. Questa banca dati serve per rendere disponibili i dati fra i 29 Tribunali per i minorenni allo scopo di agevolare e di accelerare le adozioni e ciò sia per le adozioni nazionali che per quelle internazionali, perché per legge i minori adottabili presenti in Italia che non trovano una famiglia nel territorio nazionale devono essere messi in condizione trovarne una all’estero.

Dopo anni di campagne di sensibilizzazione, svolte anche insieme alle altre associazioni italiane all’interno del Gruppo CRC e di altri coordinamenti che da sempre sollecitano la creazione della banca dati, alla fine del 2011, e quindi dopo 10 anni di inadempimento protratto, l’Associazione Amici dei Bambini è stata costretta a fare causa al Ministero della Giustizia presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio chiedendo che, in applicazione del Decreto Legislativo n. 198/2009, il Suo Ministero venga condannato a realizzare con immediatezza la banca dati.

All’udienza pubblica del 4 luglio scorso, gentile Ministro, l’Avvocatura dello Stato ha avuto  il coraggio di chiedere una udienza di rinvio al gennaio 2013, mostrando ancora una volta un atteggiamento del Ministero della Giustizia di procrastinare i tempi senza alcuna dimostrazione di quanto dichiara di avere realizzato. In barba alle leggi sulla trasparenza nella gestione della “cosa pubblica”, nella causa non è stato prodotto dall’Avvocatura nessun documento che dimostri la fondatezza delle deduzioni del Ministero su tutto quanto si afferma realizzato. L’unica certezza, cara Ministro, è che della banca dati ancora oggi non c’è traccia e che le speranze di molti bambini abbandonati sono tutte riposte nell’attesa sentenza del TAR che il 4 luglio ha trattenuto la causa in decisione.

Carissimo Ministro, tutto il Paese è in attesa della banca dati: lo dimostra il sostegno dei parlamentari che sono ancora in attesa di risposte alle interrogazioni presentate su questa questione, specie dopo l’avvio della causa al TAR di Amici dei Bambini. Lo dimostrano le esplicite raccomandazioni contenute nel 5° rapporto del Gruppo CRC che monitora l’attuazione della Convenzione ONU e il rispetto dei diritti dei minori in Italia, pubblicato il 5 giugno scorso.

Le sembra accettabile questa situazione? E’ davvero giusto che, in un Paese come il nostro, i bambini abbiano bisogno del TAR per fare valere i propri diritti?