Russia: più diritto alla famiglia, più formazione ai genitori

A quanto riportato da Russia Today il Presidente russo Vladimir Putin avrebbe recentemente firmato un decreto sulla Strategia Nazionale di Adozioni a favore degli interessi dell’infanzia. L’idea di base è quella giusta: ogni bambino ha diritto a crescere all’interno di una famiglia, e lo Stato deve garantire questo diritto.

Per questo motivo si è deciso di ridurre al minimo il numero di orfanotrofi e di affidare il 90 per cento dei bambini alle coppie, anche attraverso diverse forme di custodia o di tutela.

Nel documento inoltre si parla di promuovere la formazione ai genitori. Attualmente a Mosca esistono 32 “scuole” per genitori adottivi, create dalle autorità della capitale russa. La prima di queste è nata nel 2000 grazie alla fondazione Semià (famiglia). Dodici i professionisti che insegnano nella scuola associata alla fondazione, tra cui medici, psicologi e avvocati. Sette di loro tra l’altro hanno vissuto in prima persona l’esperienza dell’adozione. Fra i loro compiti principali c’è quello di sfatare alcuni miti popolari che circolano attorno alle adozioni, come ad esempio la convinzione che tutti i bambini che sono passati per l’orfanotrofio riportino negli anni qualche problema.

Per questo motivo uno dei punti che viene evidenziato nella scuola per adozioni è: “Prima di leggere la cartella clinica, guardate il bambino. Vivendo in famiglia e con le cure dei genitori molte infermità ben presto scompaiono”. Gli educatori sono infatti ben consapevoli del fatto che il personale che lavora con bambini infermi riceve un bonus extra: è per questo motivo che molte volte vengono emesse diagnosi false. Inoltre, secondo la legge russa, per dare in affido un bambino fuori dal Paese, è necessario che sia stato prima rifiutato da cinque potenziali famiglie russe. Un rifiuto che si ottiene facilmente dipingendo quadri clinici preoccupanti, che possano intimorire i compatrioti intenzionati ad adottare. Il fatto è che i russi adottano gratuitamente, mentre gli stranieri devono sborsare cifre importanti.

A partire da queste considerazioni, e nell’interesse dei minori, il documento esprime anche la volontà di ridurre gradualmente il numero di orfani che vengono adottati da coppie straniere: l’obiettivo è quello di affidare orfani russi a genitori russi.