Bolivia: la missione di Ai.Bi.G. per riaprire le adozioni internazionali. L’accorato appello rilanciato dai media locali

Traduciamo in esclusiva l’articolo, pubblicato a firma di Juan Carlos Palacio domenica 22 luglio da EXTRA, popolare periodico boliviano, dedicato alla missione della delegazione di Ai.Bi.G. La missione ha conosciuto importanti momenti di sensibilizzazione presso le istituzioni, le radio, le tv e i giornali, che si sono letteralmente litigati i giovani adottati venuti dall’estero.

LA PAZ – Giovani adottati di varie nazionalità hanno deciso di unire le forze per dare voce a tutti quei bambini e adolescenti che si trovano in stato di abbandono, affinché possano essere adottati ed esercitare il proprio diritto ad essere figli, e ad essere amati.

Questa è la missione, o “campagna”, assunta da alcune persone che furono adottate da famiglie italiane grazie all’organizzazione non governativa Ai.Bi. Il gruppo venuto in visita nel Paese è composto dal vicepresidente di Ai.Bi., Giuseppe Salomoni, da sua figli adottiva, Tatiana (di origini boliviane) e da Marco Carretta, coordinatore di Ai.Bi.G., l’associazione dei giovani adottati di Ai.Bi.

La delegazione ha l’obiettivo di sensibilizzare le autorità boliviane sui benefici dell’adozione internazionale, proponendosi essi stessi come una testimonianza vivente di «quel che succede ai bambini boliviani quando sono adottati con responsabilità, amore e affetto».

Inoltre, cercheranno di far acquisire coscienza sulla tragedia che, per un essere umano, significa mancare di una famiglia. Non sentirsi amato, non sentirsi parte di niente, non sentirsi importante per qualcuno è, per qualsiasi essere umano, una delle condizioni più tristi e sconcertanti che possa vivere, da quanto hanno dichiarato Marco Carretta e Tatiana.

«Fino a questo momento solo noi ragazzi abbiamo chiesto agli adulti che cosa possono fare in favore dell’adozione. Perché però anche noi giovani non possiamo fare qualcosa per i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono in situazioni di difficoltà?», ha espresso Caretta.

Nel novembre del 2010, ad Assisi, questi ragazzi hanno cominciato a organizzare un gruppo giovanile: ed ora partecipano a incontri, viaggiano come messaggeri dell’adozione, visitano i progetti di Ai.Bi. in Italia e nel mondo. Uno dei momenti più significativi per Ai.Bi.G. è l’organizzazione di un evento multietnico chiamato “Giovani Altrove”, al quale hanno partecipato dieci giovani brasiliani.

Quest’organizzazione internazionale fa parte anche della rete Il Melograno, che promuove l’adozione come l’unica soluzione reale ed efficace contro il problema dell’abbandono. Questo network individua a livello mondiale strategie significative e innovative a favore dei piccoli abbandonati o chiusi negli orfanotrofi, da quanto hanno spiegato i giovani.