Radiografia del sistema adozioni internazionali: calo del 23%; solo 4 enti con più di 100 adozioni; tempi medi di attesa 23 mesi; la coppia adottiva ha in media 41 anni. Aumentano i decreti “mirati”

dati cai 2012Come è noto, nel 2012 vi è stato un calo delle adozioni internazionali rispetto all’anno precedente: da 4022 si è passati a 3106 minori addottati (calo del 22.8%) e da 3154 coppie a 2469 (meno 21.7%).

Come evidenziato nel rapporto pubblicato l’11 aprile, la CAI riconduce tale flessione al rallentamento o alla chiusura delle attività in alcuni specifici Paesi: Colombia (causa revisione da parte delle autorità colombiane delle procedure dichiarative dello stato di abbandono); Bielorussia (quasi completamente esaurite le procedure bloccate tra il 2004 e il 2008 e riavviate nel 2009); il Vietnam, l’India e la Polonia (dove sono recentemente entrate in vigore nuove normative e procedure, ancora non completamente a regime).

Rispetto all’attività degli Enti autorizzati, il rapporto sottolinea che 63 Enti Autorizzati hanno seguito l’adozione di almeno un bambino e di questi solamente 4 hanno accompagnato più di 100 coppie: CIFA 289, Ai.Bi. 168, Ariete 132 e SPAI 102.

Altri 28 enti hanno seguito da 25 a 99 coppie, mentre 31 da 1 a 24 coppie ciascuno.

Per quanto riguarda il numero dei minori adottati nelle prime dieci posizioni figurano:

CIFA 328, Ai.Bi. 211, Ariete 166, SPAI 125, NADIA 122, N.A.A.A. 115, SOS Bambino 110, Enzo B. 98, GVS 93 e CIAI 80.

Dodici enti hanno fatto meno di 10 adozioni (minori autorizzati all’ingresso) ciascuno.

Notizie positive per i tempi di attesa delle coppie (dalla data di conferimento dell’incarico all’ente a quella di autorizzazione dell’ingresso in Italia del minore) che rispetto all’anno precedente registrano un lieve miglioramento: da una media di 25 mesi agli attuali 23 mesi . Non sono tanti, ma due mesi per chi è in attesa di incontrare il proprio figlio contano ben qualcosa!

Rispetto alla provenienza dei minori, il Paese di origine da cui è arrivato il maggior numero di minori è, come nel 2011, la Federazione Russa, con 749 minori autorizzati all’ingresso, pari al 24,1% del totale. Seguono la Colombia con 310 minori (10%), il Brasile con 304 minori (7,56%), l’Etiopia con 233 (7,5%), l’Ucraina con 225 (7,2%) e la Repubblica Popolare Cinese con 171 (3,6%).

L’età media è di 5 anni e 11 mesi, in diminuzione rispetto al dato registrato nel 2011 (pari a 6 anni e 1 mese). Più precisamente, oltre un terzo dei bambini adottati nel 2012 (37,9%) ha un’età compresa fra 1 e 4 anni, il 47,5% fra 5 e 9 anni, l’11,1% pari o superiore a 10 anni, mentre solo il 3,6% è sotto l’anno d’età.

Circa “le caratteristiche” delle coppie, il 2012 conferma l ‘età piuttosto elevata già registrata nel 2011: infatti, l’età media dei mariti, alla data del decreto di idoneità, è stata di 42,7 anni mentre quella delle mogli 40,7 anni.

Aumenta ancora nel 2012 la percentuale delle coppie che si rivolgono all’adozione a causa del l’impossibilità di procreare (infertilità). Questa la progressione degli ultimi 4 anni: nel 2009 il dato è stato del 80.6%, nel 2010 del 85,1%, nel 2011 l’88.2% e infine, nello scorso anno, supera quota 90 per attestarsi al 93.5%.

Infine chiudiamo con un dato amaro: i decreti “mirati” (cioè quelli che indicano nel dispositivo della sentenza di idoneità le caratteristiche del bambino che “deve” adottare la coppia) sono purtroppo passati dal 17,3% del 2011 al 25,8% del 2012 .