Usa: Perché le coppie americane adottano bambini grandi e special need?

pensionatiL’articolo del New York Times inizia con una domanda insolita:Stai per andare in pensione?” e poi la proposta, decisamente contro corrente, che riflette un nuovo e coraggioso trend degli ultra sessantenni: “allora potrebbe essere il momento di pensare a metter su famiglia”.

Il prestigioso quotidiano, afferma come ci sia un numero in crescita di pensionati americani che decidono di intraprendere un iter adottivo a differenza di altri che, terminato il loro percorso lavorativo, preferiscono viaggiare, socializzare, dedicarsi agli studi o semplicemente giocare a golf o rilassarsi.

Alcuni di questi genitori anziani sono quello che in America si definiscono “empty nester”, ossia genitori i cui figli hanno spiccato il volo, lasciando una stanza e un “nido” vuoto. Madri e padri, rimasti soli ma ancora pieni di energia e di tanto amore da donare, che si rivolgono al foster care, scoprendo che ci sono tanti bambini abbandonati che hanno disperatamente bisogno di una casa e di tanto affetto.

Ma chi sono questi empy nester? Alcuni sono nonni o parenti di genitori che non sono in grado di prendersi cura dei propri figli, altri non hanno mai avuto bambini perché hanno dato priorità al lavoro e, una volta terminata la loro carriera, hanno deciso di dare spazio alla famiglia.

Nella maggior parte dei casi questi pensionati americani prendono in affido e adottano bambini già grandicelli o con bisogni speciali.

Abbiamo sempre pensato che un numero maggiore di pensionati dovesse adottare bambini, invece di giocare a golf“, ha detto al New York Times Rebecca Gawboy, 60 anni, che insieme con il marito, Jim, che ha 76 anni, si prende cura di 12 bambini adottati di età compresa tra gli 8 e i 19 anni.

I Gawboy vivono in una casa con nove camere da letto in una fattoria a Torre, nelle campagne del Minnesota. Sono al loro secondo matrimonio; prima di incontrarsi avevano ciascuno già tre figli adulti (uno dei figli adulti della signora Gawboy è stato adottato), e un totale di 11 nipoti.

I miei genitori erano anziani e mi adoravano“, ha raccontato la signora Gawboy. “Io e mio fratello abbiamo vissuto un’infanzia felice, un dono sorprendente”.

I Gawboys hanno ottenuto l’idoneità per l’affidamento nel 1996 e subito dopo, hanno adottato il loro primo figlio; sette anni dopo sono diventati genitori di un gruppo di cinque fratelli che avevano preso in affidamento. Nel 2008, hanno adottato altri sei fratelli tutti appartenenti alla tribù degli Ojibwe, di cui anche lei fa parte.

Non credevamo di poterli adottare perche eravamo vecchi, ha proseguito, Ma sia io che mio marito godiamo di ottima salute”.

Nessuna agenzia o Tribunale dei Minorenni possiede una statistica relativa all’età dei genitori adottivi americani, per cui è difficile stimare il numero delle coppie di pensionati che si stanno avvicinando all’adozione.

Ma i dirigenti di diverse organizzazioni non profit del foster care hanno dichiarato che il numero degli anziani verso gli orfani sta aumentando a vista d’occhio.

Chuck Johnson, presidente e direttore esecutivo del National Council for Adoption, ha spiegato inoltre che negli ultimi 20 anni le barriere imposte dall’età sono crollate e che oggi anche molti anziani sono considerati allo stesso livello di potenziali genitori adottivi. Grazie alla longevità dei baby boomers, Johnson prevede un impennata di pensionati nel mondo delle adozioni domestiche americane.

I bambini crescono molto meglio all’interno di una famiglia piuttosto che in un istituto o nel foster care”, come sostiene Adam Pertman, direttore esecutivo della Donaldson Adoption Institute”.

“Anche i pensionati”, ha aggiunto Pertman, “quando decidono di adottare, vengono sottoposti a dei controlli specifici e a dei colloqui”. C’è bisogno della loro figura per risolvere la crisi degli orfani. Nel 2011, poco più di 50.000 bambini sono stati adottati grazie all’intervento degli Enti Pubblici e oggi, circa 104.000 sono in attesa di una famiglia. Più della metà di quelli in attesa ha un’età superiore ai 6 anni.

Alcuni pensionati stanno anche vagliando l’opzione dell’adozione internazionale, anche se in quel campo vigono regole più severe. Ma non mancano casi favorevoli!

Linda Snyder, che ha 54 anni, ha raccontato al New York Times di avere appena ottenuto il permesso di adottare due orfani in Cina: uno di 8 anni e uno di 12.

Grazie all’appoggio del Adoption Advocate International, la Snyder sta per recarsi in Cina per tornare con due bimbi. Suo marito, che aveva 20 anni in più di lei, venuto a mancare nel 2011, aveva sempre pensato di adottare. Lei, che fa l’infermiera, ha chiesto e ottenuto un anno di sabbatico per stare a casa con I figli.

Quando mio marito era in vita abbiamo viaggiato a lungo e adesso voglio fare la madre. Ha sorriso, Certo sto vivendo la mia vita all’incontrario rispetto agli altri, ma quando guardo le foto dei miei due figli sento una felicita nuova. Che mi da voglia di vivere”.

 

Dalla nostra corrispondente Silvia Kramar

Fonte: New York Times