Vuoi passare tre settimane con me? Parte un nuovo percorso di avvicinamento all’adozione: le vacanze pre-adottive

famiglieSi chiamano “vacanze preadottive” e sono un progetto nuovo che Ai.Bi. propone a tutte le coppie già in possesso del decreto di idoneità e desiderose di aprire la loro casa a un bambino, per conoscerlo, per condividere un periodo di tempo con lui sufficiente per creare un’intesa e un affiatamento reciproco e per provare a immaginare di accoglierlo per sempre, come figlio.

Che cos’è questa formula?

 

Si tratta di vere e proprie vacanze (circa tre settimane) che bambini adottabili grandi potranno trascorrere in Italia insieme a una coppia che ha già in mano l’idoneità.

Un’occasione per misurarsi con le dinamiche familiari, in un contesto protetto, in una situazione di serenità e tempo libero, con la possibilità di poter successivamente intraprendere un vero percorso di adozione.

Al termine della “vacanza”, le famiglie infatti, possono già manifestare la volontà di proseguire con l’iter che li renderà genitori. Nel caso in cui, invece, non vogliano accogliere definitivamente il bambino come figlio, la coppia ospitante resterà comunque un referente amicale e affettivo, “a distanza”, per il minore, impegnandosi a mantenere i contatti con lui, informandosi sulla sua vita e sui suoi sviluppi.

Quando si fa un’adozione nazionale è previsto un periodo di affiatamento soprattutto se il minore è già grandicello. L’idea è quella di trasportare proprio lo stesso sistema anche nell’adozione internazionale.

Le Vacaciones en el extranjero vengono avviate, per la prima volta, grazie alla collaborazione di Ai.Bi. con la Commissione per le Adozioni Internazionali e l’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar, l’Autorità centrale colombiana, per facilitare l’adozione di bambini in stato di abbandono:

– di età superiore a 10 anni

– di età inferiore a 10 anni, ma con particolari bisogni e condizioni psicofisiche

– di fratrie di cui almeno uno dei minori sia di età superiore a 10 anni

 

Si comincia dalla Colombia, ma il progetto sarà presto esteso ad altri Paesi per mettere in contatto aspiranti genitori e minori abbandonati, che hanno vissuto per anni tra le fredde mura di un istituto, lontani dal calore di una famiglia.

L’età media dei bambini adottabili, infatti, è in costante aumento e arrivano sempre più segnalazioni dai Paesi di minori grandi, fratrie e con bisogni speciali, che non trovano famiglie locali disposte ad accoglierle.

Le coppie che aderiranno verranno accompagnate in tutte le fasi del programma. Il percorso prevede, prima, degli incontri e dei colloqui formativi con le coppie italiane, condotti dagli psicologi di Ai.Bi., per affrontare la gestione della relazione e dell’affettività, le aspettative e le motivazioni all’accoglienza, le regole e il gioco.

Parallelamente, i bambini verranno preparati con un programma in dieci step, a cura dall’ICBF, che include anche un corso base di lingua italiana per offrire ai piccoli le conoscenze basilari di comunicazione. Uno psicologo o un operatore sociale dell’ICBF accompagnerà i minori durante il loro soggiorno all’estero.

Se siete in possesso dei requisiti e ve la sentite di provare questa esperienza, potete scrivere ai referenti di Ai.Bi. a questi indirizzi mara.androsiglio@aibi.it me michele.torri@aibi.it

 

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