Russia: quasi un terzo dei bambini abbandonati è stato adottato da una famiglia italiana

Adozioni in BielorussiaL’Italia ha superato gli Stati Uniti nel numero dei bambini russi adottati nel 2012, diventando così, per la Russia, il primo Paese di provenienza dei genitori adottivi. Lo afferma una relazione pubblicata in questi giorni dalla Corte Suprema russa in cui si legge:

“Nel 2012 i bambini russi sono stati principalmente adottati da cittadini italiani (27% delle adozioni approvate), degli Stati Uniti (24%) e della Spagna (20%). Seguono Francia (10%), Germania (5%), Israele (4%), Canada (2%), Svezia (1,4%), l’Irlanda e il Regno Unito (1% ciascuno), Finlandia e Malta (0,6% ciascuno)”.

Le adozioni di minori russi da parte di coppie americane hanno subito un grave arresto nel 2013 dopo che i rapporti diplomatici fra Mosca e Washington si erano pesantemente incrinati. La Russia, nel dicembre del 2012, aveva deciso di bloccare adozioni internazionali verso gli Stati Uniti, per ritorsione alla cosiddetta ‘lista Magnitsky’, una sorta di black list, in cui si poneva il veto di ingresso negli USA a una decina di alti funzionari russi.

Un tema delicatissimo, quello delle adozioni internazionali in Russia, rispetto a cui l’Italia sembra essere in una posizione abbastanza tranquilla e sicura.

Sedici sono gli enti italiani autorizzati ad operare in Russia e 749 i minori russi accolti nel 2012 nel nostro Paese (pari al 24,1% del totale di minori accolti). Con questo dato, la Federazione Russa si riconferma al primo posto fra i Paesi di provenienza dei bambini adottati in Italia.