La riforma delle adozioni internazionali non può più aspettare: appello ai Presidenti di Camera e Senato per iniziare l’esame della proposta di legge presentata

Mheed 100E’ stato evidenziato con enfasi dallo stesso Presidente Giorgio Napolitano in occasione della festa della Repubblica del 2 giugno: “Oramai le riforme non possono più aspettare” .

Lo hanno ribadito le oltre 500 famiglie incontrate in occasione dell’ “Open day” dell’adozione internazionale organizzato da Ai.Bi. il  25 maggio scorso, manifestando la sofferenza e la fatica di chi inizia oggi il cammino dell’adozione in un momento di crisi e con le troppe complicazioni burocratiche che oggi costellano il percorso adottivo.

Lo stanno confermando in queste ore le centinaia e centinaia di persone che, rispondendo all’appello lanciato da Max Laudadio il 1 giugno scorso, durante il servizio sulle adozioni internazionali andato in onda su Canale 5 a  “Striscia la notizia”, stanno  sottoscrivendo il Manifesto Oltre la crisi, più famiglie e più adozioni”, elaborato da Ai.Bi. per combattere l’attuale crisi delle adozioni internazionali e rilanciare la cultura dell’accoglienza nel nostro Paese. (Leggi IL MANIFESTO)

Tutte queste famiglie, queste migliaia di persone stanno dicendo  al mondo della politica una cosa sola: ” La riforma delle Adozioni internazionali non può più aspettare!” . Firma anche tu.

Questo è il momento decisivo, perché gli strumenti sono stati approntati: infatti in Parlamento sono state depositate due proposte di modifica legge, ispirate al Manifesto di Ai.Bi.. Si tratta dei progetti di legge n. 235 depositato al Senato il 19 marzo scorso e n. 653 depositato alla Camera dei Deputati il 4 aprile scorso.

Non resta che iniziare la discussione nelle Commissioni competenti entro tempi ragionevoli e i progetti di legge dovranno dunque essere inseriti velocemente all’ODG per esame.

Per sollecitare l’avanzamento dei lavori in Parlamento, nei prossimi giorni, verrà inviata una lettera aperta ( di cui daremo immediato riscontro in Aibinews)  al Presidente della Camera Laura Boldrini e al Presidente del Senato Pietro Grasso con tutti i nomi dei firmatari del manifesto.

Sono inoltre allo studio altre iniziative per far sì che la discussione della riforma possa al più presto iniziare.