Sardegna: maglia nera per le adozioni internazionali? Ai.Bi. passa al contrattacco

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In Sardegna il calo delle adozioni è inesorabile e costante. Gli ultimi dati pubblicati nel Rapporto CAI 2012, “Dati e prospettive nelle adozioni internazionali”, parlano chiaro:al 2005, nell’isola, i minori per i quali era stata richiesta l’autorizzazione all’ingresso in Italia erano stati 184 da 139 coppie. Di anno in anno, il numero è andato decrescendo.

Nel 2012, sono state solo 32 le coppie sarde che hanno richiesto l’autorizzazione all’ingresso in Italia di minori stranieri (l’1,3% del totale italiano e 20 solo al Tribunale dei Minorenni di Cagliari) su 2.469 coppie che hanno adottato in Italia.I bambini adottati sull’isola sono stati 47 (l’1,5% del totale) su 3.106 totali adottati in Italia.

Eppure la Sardegna, insieme a Bolzano e al Veneto, erano le uniche tre regioni italiane ad aver sostenuto e investito nell’adozione internazionale.

Nell’anno della crisi, la Regione sarda ha tagliato i finanziamenti e Ai.Bi ha ricevuto un appello accorato, da parte di tante coppie che volevano adottare e che temevano di essere lasciate sole. A maggio, l’associazione Amici dei Bambini ha aperto una nuova sede a Cagliari.

Attraverso una efficiente rete di collaborazione con molte famiglie dell’isola, con le Acli provinciali, il Comune e l’assessorato alle politiche sociali, i Gesuiti e la Pastorale Familiare Diocesana della Chiesa di Cagliari, è stato possibile offrire un punto di riferimento importante sull’isola. Senza bisogno di dover prendere un aereo o un traghetto per “andare in continente” a seguire iter e percorsi formativi, nella sede Ai.Bi. di Cagliari le coppie hanno a disposizione tutti corsi di preparazione.

Un vero e proprio accompagnamento nell’iter adottivo, che comincia prima ancora di aver in mano l’idoneità e continua fin dopo l’adozione.

Per combattere ulteriormente la crisi, le Acli cittadine e Ai.Bi. hanno dato vita, il 13 giugno (leggi la notizia), a un incontro gratuito di sensibilizzazione sul tema dell’abbandono e sull’adozione internazionale. Un’occasione per denunciare l’eccessiva burocrazia, i costi alti, il clima di selezione e giudizio sulle coppie, che purtroppo frena la disponibilità all’accoglienza.

Il prossimo 26 giugno, la “campagna di sensibilizzazione” fa un altro importante passo. Il presidente di Ai.Bi., Marco Griffini sarà a Cagliari per illustrare alle coppie, alle istituzioni e alle autorità regionali, provinciali e comunali, la proposta di legge appena presentata in Parlamento, firmata Caruso-Chaouki, che riprende le linee del Manifesto Ai.Bi per una riforma dell’Adozione Internazionale, firmato da oltre 14mila famiglie italiane.