Associazione Organizzazioni Italiane: l’adozione internazionale entra nel mondo della cooperazione

marchio aoi_per web (2)Roma, venerdì 27 settembre 2013. L’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale ha cambiato il proprio volto: non più una realtà di terzo livello (una soluzione da noi giudicata, fin dall’inizio, affrettata  ed inutile), ma una rete di oltre 60 organismi associativi, ciascuno ben identificato nella propria identità e quindi suscettibile di apportare al mondo della cooperazione la peculiare originalità della propria missione.

La prova di quanto stiamo sostenendo la si rintraccia fin da subito nel “Manifesto” approvato dall’assemblea, nel quale viene esposta  non solo una completa panoramica dei campi di intervento della cosiddetta cooperazione “classica” (solidarietà, cooperazione internazionale e volontariato; educazione alla cittadinanza mondiale e interculturalità; emergenza e aiuto umanitario; cittadinanza attiva, promozione sociale e sindacale, advocacy e campaigning; cambiamenti climatici; co-sviluppo; commercio equo e solidale; finanza etica, microcredito, sovranità alimentare) ma anche delle “nuove” attività  di solidarietà internazionale quali  adozione internazionale e sostegno a distanza.

Vorremmo sottolineare come, con questo ingresso  “riconosciuto” nel mondo della cooperazione, l’adozione internazionale giunge al termine di un cammino iniziato da Ai.Bi. un  paio di decenni fa, allorché iniziammo a sostenere come l’adozione internazionale  dovesse essere collocata all’interno di un vero e proprio  progetto di cooperazione  internazionale, fra l’altro caratterizzato dal più alto coefficiente di sostenibilità.

E primi fra gli enti autorizzati chiedemmo ed ottenemmo il riconoscimento come ONG, iniziando quindi quegli oramai consolidati progetti per la sussidiarietà dell’adozione internazionale.

L’ingresso del Vice Presidente di Ai.Bi., Giuseppe Salomoni (noto e riconosciuto esperto di Cooperazione Internazionale) fra i 22 membri del Consiglio Nazionale, suggella il riconoscimento anche da parte del  mondo associativo dell’adozione internazionale come vera e peculiare attività di cooperazione fra due paesi uniti nel tentativo di dare una soluzione a ciò che oramai viene definita come la quarta emergenza umanitaria: i minori fuori famiglia, un “esercito” formato da ben 170 milioni di bambini e ragazzi, ogni giorno in lotta contro il proprio futuro di disperazione, desolazione e solitudine.

E’ quindi grande  la soddisfazione espressa da Salomoni all’atto della nomina: “È con commozione e grande senso di responsabilità che assumo questo incarico. La nuova AOI si apre con uno spirito nuovo di servizio e di inclusività e per questo merita tutto il nostro appoggio. Per la prima volta l’adozione internazionale, insieme al sostegno a distanza, temi cari ad Ai.Bi., assumono piena legittimità nelle questioni di politica estera. Come sempre la nostra partecipazione all’interno di questo nuovo coordinamento,vedrà il massimo del nostro impegno e delle nostre energie”.

A seguito dell’assemblea elettiva, il Consiglio nazionale si è infine riunito per eleggere il nuovo portavoce, individuato nella persona di Silvia Stilli a cui facciamo i nostri migliori auguri.