CAI: perché non viene nominata la vicepresidente? Sembra tramontata la candidatura di Della Monica

Adozioni-internazionali350Cosa tiene bloccata la nomina del vicepresidente della Commissione per le Adozioni Internazionali? Secondo il quotidiano “Libero”, si tratta di un impedimento squisitamente politico: una guerra di nomine interna al PD. Secondo le indiscrezioni, infatti, al vuoto di potere dell’autorità centrale italiana (iniziato, di fatto, con la scadenza del mandato di Daniela Bacchetta, lo scorso novembre) stava per essere posto rimedio con la proposta avanzata dal Ministro per l’Integrazione e Presidente CAI, Cécile Kyenge, di nominare Silvia Della Monica, magistrato ed ex senatrice PD. Il decreto di nomina, con tanto di firma della ministra, era stato depositato sul tavolo del Consiglio dei Ministri, ma il Premier, Enrico Letta, preso in mano il fascicolo, ha chiesto di rinviare e soprassedere.

A chi gli ha chiesto le ragioni di tale rinvio, il capo dell’esecutivo avrebbe risposto allargando le braccia e adducendo come causa – appunto – presunte battaglie interne fra le varie correnti del PD, che vedrebbero anche il coinvolgimento del neo segretario, Matteo Renzi.

Fondatezza o meno di tali rivelazioni – ha fatto notare giustamente l’autore dell’articolo, Franco Bechis – il risultato rimane invariato: a distanza di mesi dalla scadenza del mandato di Daniela Bacchetta, la poltrona di vicepresidente della CAI rimane vuota, con tutte le conseguenze negative che si possono immaginare (e che già si riscontrano), per famiglie adottive e operatori del settore.

E’ necessario, infatti, che la CAI torni quanto prima operativa e funzionante, al massimo delle proprie capacità, per confrontarsi con gli Enti Autorizzati e individuare soluzioni concrete e condivise alla crisi dell’adozione internazionale. Non va dimenticato che una proposta di legge per riformare il settore c’è, ma giace dimenticata in Parlamento da tanto, troppo tempo: questo, in un contesto in cui – secondo le prime indiscrezioni – sembra profilarsi un ulteriore calo delle adozioni compreso tra il 20 e il 25%.

Tramontata dunque – come sembra – la candidatura di Della Monica, quali nuovi scenari si aprono?