Russia, fallisce il 10% delle adozioni nazionali

russiaLa Russia non ha sospeso le adozioni internazionali, benché, per risolvere il grave problema dei minori abbandonati, la strada privilegiata resta ancora quella dell’adozione nazionale. Pur con i numerosi casi di fallimento che quest’ultima ha evidenziato con il fenomeno dell’abbandono ripetuto.

Il punto della situazione delle adozioni in Russia è stato fatto da Valentina Petrenko, membro del Comitato per le politiche sociali presso il Consiglio della Federazione Russa, la Camera alta del Parlamento di Mosca.

La Petrenko è tornata sul tema della legge approvata dal Cremlino che ha comportato il blocco delle adozioni di bambini russi da parte di famiglie statunitensi. La Russia non vieta l’adozione internazionale e non ha intenzione di farlo – ha detto la Petrenko –: in Russia adottano italiani, spagnoli e tedeschi e solo per gli Stati Uniti questo rappresenta un problema politico. Quando la Russia parla della necessità di condizioni di vita sicure per i suoi bambini adottati in America, ci viene detto che negli Stati Uniti ogni stato ha una propria legislazione Però diversi orfani russi sono morti dopo essere stati adottati da cittadini americani. Nessuno vuole che gli orfani vengano uccisi, soprattutto se provengono dal proprio Paese”. L’esponente del Comitato per le politiche sociali spera quindi in una soluzione diplomatica della vicenda: “Sediamoci a risolvere il problema – ha chiesto – andiamo avanti, senza lasciare da parte il dialogo politico”.

La Petrenko ha anche negato che i bambini russi con disabilità vengano adottati in maggior numero da coppie straniere rispetto a quelle connazionali. Secondo i dati riportati dalla senatrice, infatti, nel 2012 i russi hanno adottato 558 bambini disabili, contro i 171 presi in adozione da famiglie straniere: una minoranza rispetto ai 2.600 bimbi russi andati in adozione internazionale.

Resta drammatico il problema dei bambini abbandonati nella Federazione: attualmente ce ne sono ancora più di 76mila. Per dare loro un futuro, ha affermato la Petrenko, la priorità spetta alle adozioni nazionali, anche si rende necessaria una riflessione sul tasso di fallimento di queste ultime. Nel 2012, su 61.428 bambini dati in adozione nazionale, ben 6.144 hanno vissuto la tragica esperienza dell’abbandono ripetuto: un dato che, tradotto in percentuale, vuol dire che il 10% delle adozioni nazionali si sono trasformate in un fallimento.

 

Fonte: Ria Novosti