La storia della piccola Fangfang, salvata dall’“Isola di sicurezza del bambino”

culle termiche200A fronte del grande numero di abbandoni di neonati in Cina, il governo  ha istituito dalla fine del 2013 le “Isole di sicurezza del bambino”.  Si tratta di strutture pronte ad accogliere e proteggere la prole indesiderata; sono dotate di una “warm room”, una stanza riscaldata con infrarossi: dopo circa 5 minuti che il bambino vi è stato “depositato” (anzi, abbandonato), scatta un’allarme che avverte gli operatori della sua presenza.

Il primo esempio “mediatico” del loro funzionamento, ci viene dalla struttura di Tianjin, una città della costa settentrionale: qui, è stata abbandonata la piccola Fangfang – una neonata di 2 giorni con la sindrome di down e malattie cardiache -. Gli operatori l’hanno trovata in una borsa depositata dai genitori sul pavimento della “warm room”, e l’hanno posizionata immediatamente nell’incubatrice adiacente.

Analizzando le tendenze del triste fenomeno in Cina, si è  riscontrato come molti dei bambini abbandonati siano solitamente gravemente malati o disabili. “In questi casi, anche dieci minuti sono fondamentali per poterli mantenere in vita” ha sostenuto Ji Gang, un funzionario del Centro cinese per il benessere dei bambini e l’adozione.

Vista la visibilità mediatica che hanno ricevuto, le “Isole della sicurezza del bambino”, hanno però destato una preoccupazione: c’è chi dice che possano incoraggiare l’abbandono dei bambini. L’esperto di benessere sociale Wang Zhenyao sostiene che l’abbandono è “un dato di fatto” e che queste strutture sono fondamentali. Serviranno, inoltre, per ottenere numeri precisi sulla portata del fenomeno. Così, ogni provincia cinese ne dovrà istituire un minimo di due entro la fine dell’anno.

 

(Fonte: Yahoo News)