Giovinazzo (Ba), genitori a lezione di pedagogia interattiva

scuola giovinazzoImparare giocando ed esplorando la propria città. Sarà ciò che faranno in questa seconda parte dell’anno scolastico i piccoli alunni della scuola dell’infanzia del 1° Circolo didattico “San Giovanni Bosco” – plesso “Gianni Rodari” di Giovinazzo, centro costiero a nord di Bari.

Il progetto riguarda la sezione primavera dell’istituto, composta da bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni non compiuti. La sezione primavera si trova all’interno della scuola dell’infanzia, ma è separata da essa e ha educatrici e programmi diversi. Quella dell’istituto giovinazzese è giunta al sesto anno di vita e con il suo dirigente, Eugenio Scardaccione, ha di recente avviato le attività di pedagogia interattiva.

Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nel corso di una vera e propria lezione di pedagogia interattiva tenuta dallo stesso preside dell’istituto. Allievi d’eccezione sono stati i   genitori dei piccoli iscritti alla sezione primavera, i quali, opportunamente guidati e sollecitati, sono stati introdotti a quelle che sono le finalità di quel tipo di sezione. In particolare è stata sottolineata l’importanza delle premure educative da rivolgere ai bambini sin dai primi anni di vita, attraverso la metafora del fiore che, esattamente come un bambino, per poter sbocciare ha bisogno di acqua, luce, spazio e cura. Solo potendo contare su queste fondamentali risorse, anche i figli possono trasformare le proprie potenzialità in autentiche predisposizioni, in grado di facilitare la crescita.

Lo scopo del progetto sarà quello di aiutare i bambini a conoscere il proprio paese e a scoprirne caratteristiche e tradizioni, ad amarlo e rispettarlo attraverso l’educazione ambientale e a riconoscere i pericoli che in esso si possono celare con l’educazione stradale. Il tutto basandosi sempre su modalità ludiche ispirare alla storia di un topino. Il gioco infatti rappresenta un’attività basilare, allo stesso tempo formativa e gioiosa, che consente di utilizzare un linguaggio consono alle capacità di apprendimento dei più piccoli.

 

Fonte: Giovinazzolive