Modello 730, le agevolazioni fiscali per chi adotta un minore straniero

730Non tutte le spese vengono per nuocere. Soprattutto quelle effettuate per l’adozione di minori stranieri. Chi avvia una pratica di adozione internazionale, infatti, può usufruire di un’agevolazione fiscale ad hoc che prevede la deduzione dal reddito del 50% delle spese sostenute, anche se l’iter adottivo non dovesse concludersi positivamente.

Le spese che, al momento della compilazione del modello 730, sarà possibile rendere deducibili sono quelle relative all’assistenza per i bambini, alla legalizzazione e traduzione dei documenti, ai visti e alle spese di trasferimento e soggiorno necessarie nel corso dei periodi pre-adottivi da trascorrere nel Paese di origine del minore adottato, alle quote associative richieste dall’ente che segue l’iter adottivo e alle altre spese rimborsate allo stesso ente.

I vantaggi in sede di dichiarazione dei redditi quindi non si limitano ai soli oneri burocratici, ma riguardano anche tutte le spese direttamente connesse alla procedura, purché certificate o documentate. A essere escluse dal beneficio fiscale ci sono solo le spese sostenute una volta conclusa l’adozione, tra cui quelle per gli incontri post-adottivi previsti per gli anni successivi all’ingresso in famiglia del minore adottato.

Non devono rinunciare all’agevolazione, invece, coloro per i quali la procedura di adozione non va a buon fine. Essa infatti non è necessariamente legata alla conclusione della pratica e prescinde dall’acquisizione dello status di genitore adottivo. Ciò che conta agli effetti fiscali è la presenza di una pratica di adozione, che si considera avviata con il conferimento del mandato a un ente autorizzato.

 

Fonte: Finanzia in chiaro