Cambogia: in 5 anni il numero degli orfanotrofi è aumentato del 75%

cambogiaStop al “turismo negli orfanotrofi” in Cambogia. Lo chiedono a gran voce alcuni membri delle Ong presenti nel paese asiatico, poiché questa pratica danneggia i bambini e ne permette lo sfruttamento.

A spiegare i motivi di tale presa di posizione è Luke Gracie, operatore della Ong “Friends International in Phnom Penh”: sulla carta il governo ha introdotto  delle politiche sociali che garantiscono uno standard minimo per la protezione dei bambini, ma molte pseudo-istituzioni sono riuscite comunque a sviare ogni tipo di controllo all’atto della registrazione, tanto che nel quinquennio 2006-2011 il numero degli orfanotrofi è aumentato del 75% (dati Unicef).

Così, il “turismo negli orfanotrofi” garantisce a queste “ istituzioni canaglia” un sostegno monetario diretto dalla destinazione non sicura e una credibilità di facciata, che nel peggiore dei casi nasconde abusi e sfruttamento di minori. Inoltre, mancano i controlli sulle identità dei visitatori – provenienti soprattuttto dall’Australia –  e il rischio è che i “predatori di bambini”sfruttino questi canali per compiere atti criminali.

“Anche i turisti in buona fede devono astenersi dalla visita” sottolinea Eve Saosarin, operatrice del centro M’Lop Tapang,  perché il contatto fugace con i bambini è un danno per il loro sviluppo emozionale e cognitivo.

Fonte: The Guardian