Siria, la fabbrica degli orfani

SIRIAIl dramma nel dramma della guerra siriana è quello degli orfani. Bambini che hanno perso uno o entrambi i genitori, la casa, ogni affetto e sono costretti a rifugiarsi lontano dal proprio luogo di nascita. All’interno del territorio siriano se ne contano a migliaia.

Lo riporta il report redatto dalla Commissione di Salute Siriana a Reyhanli, osservatorio privilegiato della situazione in Siria in quanto centro situato al confine tra la Turchia e la stessa Siria, a pochi chilometri da una delle città più martoriate dalla guerra civile, Aleppo.

I membri della Commissione hanno avuto modo di visitare 37 campi di sfollati all’interno del Paese e hanno registrato la presenza di più di 2mila orfani. Per la precisione hanno contato 2.109 minori privi di almeno un genitore. Questo è sicuramente il dato più drammatico nella tragedia degli sfollati siriani, che si va ad aggiungere alle condizioni di vita costantemente precarie che decine di migliaia di persone, sfuggite ai bombardamenti delle loro città, devono affrontare.

Il report parla infatti di una cronica carenza di tende in grado di ospitare tutti gli sfollati, e della mancanza di latrine, gasolio, elettricità e soprattutto cibo e medicinali. Fame, malattie e freddo continuano a mietere vittime sia tra i bambini che tra gli adulti e questo non fa altro che incrementare il numero di orfani e di giovani vittime di un conflitto che prosegue ormai da 3 anni. Inoltre sul territorio non si registra la presenza di attività di sostengo alle madri o agli orfani stessi.

Amici dei Bambini si è attivata per l’emergenza siriana, cercando di alleviare le maggiori necessità di molte di queste persone, la cui esistenza è stata travolta dal conflitto. Ai.Bi. è presente in decine di villaggi nella regione di Idlib e nel campo profughi di Bab Al’hawa: qui, in collaborazione con l’associazione Syrian Children Relief, si sta portando supporto medico e sostegno alle famiglie povere che si rendono disponibili ad accogliere gli orfani di guerra.