Renzi presidente della Cai? Il 78% dei lettori dice sì e spera nel neo-premier

renziSu Matteo Renzi presidente della Commissione per le adozioni internazionali prevale soprattutto la speranza. Il premier, per la prima volta nella storia del governo italiano, ha scelto di tenere per sé la presidenza della Cai, non delegando ad alcun ministro o sottosegretario le funzioni relative alle adozioni internazionali, preferendo seguire il tema di persona.

Amici dei Bambini ha chiesto ai lettori del suo notiziario, Ai.Bi. News, e ai frequentatori del suo sito internet, di esprimere un parere su questa scelta del Presidente del consiglio dei ministri. “Matteo Renzi presidente della Commissione adozioni internazionali. Cosa ne pensate?” era la domanda del sondaggio proposto nella giornata del 9 aprile. Il responso si è rivelato decisamente favorevole al premier, la cui decisione è stata accolta con favore dal 78,65% dei nostri lettori, mentre solo il 21,35% di essi si è dichiarato contrario.

In realtà, a giudicare dai commenti e dalle dichiarazioni che i votanti hanno lasciato sul nostro sito, si evince piuttosto chiaramente che coloro che si sono espressi a favore di Renzi al vertice della Cai nutrono speranza, più che incondizionata fiducia, nella possibilità che il premier possa fare qualcosa di concreto per la causa delle adozioni internazionali. “Speriamo si occupi di tutti quei Paesi a oggi bloccati” scrive Alex, a cui fa seguito Angela che afferma: “Siamo genitori adottivi di un bambino nella Repubblica Democratica del Congo, l’attesa è diventata insostenibile. Speriamo che Renzi affronti con urgenza la questione”. Sono proprio i genitori coinvolti in qualche misura nella sospensione delle adozioni internazionali decisa dalle autorità di Kinshasa quelli che confidano maggiormente in una efficace mediazione da parte di Renzi per giungere finalmente a una soluzione della questione.

“Se davvero Renzi è attento a questo tema – scrive Giovanni potrebbe anche essere giunta al suo orecchio la proposta che da tempo Ai.Bi. sostiene di affidare la competenza per le adozioni internazionali al Ministero degli Affari Esteri e aver trattenuto per sé la presidenza della Cai potrebbe essere un passaggio intermedio, visto che da qualche giorno il Ministro degli Esteri è impegnato nella difficile opera di razionalizzazione della nostra rete di ambasciate”.

I dubbiosi, invece,  temono che il premier non possa dedicare alla realtà delle adozioni il tempo necessario, preso come sarà da tutte le altre questioni che competono a un capo del governo. “Io ho paura che sia per lui impossibile – afferma Franco, in termini di tempo e attenzione, dedicarsi all’adozione internazionale come il tema meriterebbe. Spero di sbagliarmi..” Gli fa eco Cristina, per la quale “magari la volontà c’è, ma forse (Renzi, ndr) non ha ben chiara la situazione, per non parlare poi anche in campo nazionale: di gatte da pelare (più urgenti) ne ha già tante”.

Non mancano i contrari alla presidenza della Cai affidata a Renzi che Elisabetta definisce, senza mezzi termini, “grande venditore di fumo”.

Matteo Renzi riuscirà a dare concretezza alle sue intenzioni, dimostrando di dare priorità a quei 168 milioni di bambini abbandonati nel mondo e di ridare fiducia alle migliaia di aspiranti famiglie adottive italiane? O si creerà una situazione di intoppo istituzionale? Sarà il tempo a dircelo. Per ora conosciamo le intenzioni del neo-presidente della Cai che sul tema delle adozioni internazionali ha sempre speso parole importanti e per la prima volta l’ha portato al centro di una campagna elettorale.