Nonni adottivi o adottati?

 download“I nonni costituiscono le radici dei bambini adottati perché sono loro ad aiutarli a sentirsi veramente parte della nuova famiglia”. Parola di Sonia Negri, una delle 3 autrici, insieme a Milena Dalcerri e Anna Colombo, del libro Nonni adottivi. Mente e cuore per una nonnità speciale, che raccoglie e racconta le singolari esperienze di quelle persone a cui la vita ha donato un nipote “non naturale”. E per questo, se è vero che tutti i nonni sono in qualche modo speciali, forse loro lo sono più degli altri.

Si tratta di presenze sempre più importanti nelle famiglie di oggi, sottolinea la Negri, con un ruolo fondamentale nelle famiglie adottive.

I nonni adottivi, affermano le autrici del libro, spesso si trovano di fronte a nipoti già grandini, con tratti somatici diversi  e una storia alle spalle molto complessa e sofferta. Quindi sentirsi nonni può risultare non così immediato. Bisogna, per esempio, comprendere che ogni bimbo ha i suoi tempi, necessari per elaborare i traumi passati e mettere insieme i pezzi di una vita complicata. È importante, quindi, saper trovare somiglianze che vadano al di là degli aspetti puramente genetici.

“Prima di diventare nonni – raccontano Melissa e Giacomo, due dei nonni adottivi la cui testimonianza è riportata nel libro – abbiamo trascorso anni nell’attesa di un nipotino. Un giorno i nostri figli ci hanno annunciato l’idea di adottare. Certamente iniziava un altro periodo di attesa, non più semplice del primo.

Mentre la coppia di futuri genitori si prepara all’adozione – conferma Sonia Negri – anche i futuri nonni iniziano un percorso. “Ma l’attesa – dice – può diventare un tempo di maturazione fondamentale per prepararsi ad accogliere pienamente il bambino che arriverà”.

Tra queste persone, ci sono anche quelle che hanno dovuto fare i conti con la paura di non riuscire a sentire i nipoti adottivi totalmente propri. “I nonni di cui abbiamo scritto nel libro – evidenzia però l’autrice – ci hanno insegnato che l’importante è comunicare, essere disponibili al dialogo, al confronto e avere pazienza”.

Inoltre, trovare le parole per raccontare a questi bambini la loro storia non è affatto semplice. Ma in questo i nonni si dimostrano particolarmente attenti, con la loro capacità di aprire i loro cuori e le loro menti a un’esperienza intensa e complessa come l’adozione.

“I nonni – conclude la Negri – si illuminano quando raccontano il primo incontro con il bambino che hanno sognato e imparato ad amare pur senza conoscerlo. È un momento unico che rimane indelebilmente scritto nella memoria”.

 

Fonte: D – famiglia