Naufraga imbarcazione con 400 migranti a bordo. Già portate in salvo 240 persone. Lampedusa si mobilita per i soccorsi

naufragio-lampedusa350Erano in 400, stipati su un’imbarcazione che non ha retto il carico e i flutti del mare. La speranza comune di toccare le sponde di una vita migliore, oltre lo scoglio di una traversata fiaccante e non priva di rischi.

Per loro la terra è rimasto un sogno, perché a 100 miglia a sud dalla costa lampedusana il barcone che li avvicinava alle coste italiane si è rovesciato.

Il porto di Lampedusa si è immediatamente svuotato delle motovedette, – informano gli operatori dell’Associazione Amici dei Bambini presenti sull’isola  – che si stanno precipitando sul luogo del naufragio per soccorrere i migranti. Sarebbero 240 quelli portati in salvo, anche se sono già state contate 15 vittime. Numeri che le forze impegnate nei soccorsi stanno aggiornando istante per istante.

E’ stato ordinato un dispiegamento imponente di forze tra Marina Militare e Capitanerie di Porto impegnate nell’operazione Mare Nostrum, in cui si inseriscono anche alcuni mercantili che sono stati dirottati in zona per le operazioni di soccorso.

Stanno facendo rotta a tutta forza sul luogo del naufragio anche la fregata Grecale ed il pattugliatore Sirio della Marina Militare – fanno sapere fonti militari, – aggiungendo che “l’elicottero del Grecale è decollato per recarsi nel più breve temo possibile sul luogo del naufragio per dare assistenza“.

Questa ennesima tragedia del mare fa seguito all’episodio accaduto domenica, quando un’altra imbarcazione carica di migranti è affondata al largo delle coste di Tripoli. Il bilancio delle vittime, riferisce il governo libico, è di almeno 40 morti. I soccorsi sono riusciti a salvare 51 persone.

Per far fronte alla grave situazione che si sta verificando nei luoghi in cui sbarcano i migranti, Amici dei Bambini è impegnata in prima linea con il progetto Bambini in Alto Mare, per rafforzare il sistema di accoglienza a favore dei minori non accompagnati (MISNA) e delle madri sole, con strutture e servizi dedicati.

C’è molto da fare e c’è bisogno dell’aiuto di tutti per accogliere di chi fugge da guerra e disperazione, tutelandone la dignità personale. Anche tu puoi contribuire, sostieni il progetto Bambini in Alto Mare, visita il sito dedicato.