Renzi: “In partenza un aereo per il Congo per riportare a casa i bimbi bloccati da mesi”

renzi_twitterQuesta sembra essere davvero la volta buona. Poco dopo le ore 15 di oggi, il premier italiano Matteo Renzi ha twittato un messaggio che restituisce la speranza alle 24 coppie italiane che hanno lasciato i loro figli adottivi nella Repubblica Democratica del Congo.

“Ho appena dato il via libera: un aereo della Repubblica Italiana parte per il Congo per riportare i bambini bloccati da mesi a casa”, questo il tweet pubblicato dal premier.

Ricordiamo brevemente la vicenda: 26 coppie di genitori adottivi italiani a fine 2013 erano partite per Kinshasa sicuri di poter concludere felicemente l’iter adottivo dei propri figli. Una volta giunti nel Paese africano si sono trovate però nell’impossibilità di poter tornare a casa con i bambini, a causa della decisione del governo congolese di bloccare le adozioni internazionali. Ventiquattro di queste coppie adottive si videro in quel caso costrette a rientrare in Italia senza figli, dopo un lungo periodo di permanenza in Congo, senza essere riuscite a completare felicemente l’adozione, nonostante i ripetuti tentativi di mediazione effettuati dalle autorità italiane.

Questo fino a oggi, quando, con il suo tweet pomeridiano, Matteo Renzi ha restituito la speranza alle coppie italiane e ai loro figli che finalmente potrebbero tornare a sentirsi tali e ad avere una famiglia.

La Commissione per le Adozioni Internazionali, ha espresso grande soddisfazione per l’ottimo risultato che l’impegno profuso in queste settimane ha assicurato, garantendo che l’impegno continuerà ininterrottamente per gli altri bambini adottati dalle coppie italiane, auspicando un positivo esito.

In una lettera alle famiglie e agli enti della Presidente della CAI, Silvia Della Monica, si raccomanda ancora una volta «prudenza e discrezione», unitamente all’invito a «non assumere iniziative individuali» e a non partire per il Congo, scelta che sarebbe «inopportuna e rischiosa». La CAI non ha dimenticato le 150 famiglie italiane che hanno già una sentenza di abbinamento emessa dalla Repubblica Democratica del Congo: «continueremo a svolgere un costante e intenso lavoro per ottenere l’autorizzazione a portare in Italia anche questi bambini».