Clara, nuovo angelo di Ai.Bi. per i bambini abbandonati del Centro America

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“Amo le sfide, perché mi permettono di capire il mondo: questa per me è una sfida e mi aspetto di vincerla”. Parte determinata Clara Zampaglione, la nuova volontaria espatriata di Amici dei Bambini che ha ricevuto l’investitura da parte del presidente di Ai.Bi. Marco Griffini nel corso della tradizionale cerimonia del “mandato”, mercoledì 28 maggio.

Ad attendere Clara una missione quanto mai difficile: aprire il primo ufficio regionale di Ai.Bi. nel Centro America, una terra tra le più povere del mondo, con un’incredibile bisogno di un segno di speranza. La speranza che la nostra volontaria è pronta a regalare a tutti i bambini abbandonati di Honduras, El Salvador, Guatemala e degli altri Paesi circostanti.

Calabrese, 30 anni, laureata in Relazioni Internazionali, Clara ha da sempre pensato a una carriera nel mondo della cooperazione. Dopo due anni in Messico a contatto con bambini di etnia indigena residenti in istituti, ha vissuto diverse altre esperienze fuori dai confini italiani, sia in Sud America che a Bruxelles, sempre nel campo dei progetti di cooperazione. Fino alla chiamata di Ai.Bi. che qualche mese fa le ha offerto la possibilità di fare del sostegno e dell’accoglienza dei minori abbandonati la missione della sua vita. Il periodo di formazione in Perù le ha permesso di “farsi le ossa” e ora Clara è pronta a partire per Tegugigalpa, la capitale honduregna.

Ad accompagnarla l’affetto di tutta Ai.Bi. e soprattutto una copia della “Bibbia”: da essa Clara potrà trarre sempre l’incoraggiamento e la forza della fede cristiana che le saranno indispensabili negli immancabili momenti di difficoltà che certamente incontrerà nel corso della sua missione. Una missione che dovrà sempre essere ispirata ai tre valori fondamentali delle adozioni secondo Ai.Bi: trasparenza, eticità e coppia intesa come grande risorsa per i bambini.

A ispirare Clara nella sua azione ci sarà il brano del Vangelo di Matteo letto durante la cerimonia del “mandato”: una donna lava il corpo di Gesù con un particolare unguento e Lui, dopo aver annunciato che “il Figlio dell’Uomo sarà consegnato per essere crocifisso”, le assicura che il suo gesto “sarà ricordato”. Nel mondo di oggi, Gesù crocifisso è metafora di ogni bambino abbandonato, mentre la donna che gli si avvicina per ungere il suo corpo è la persona che si mette a servizio dei minori abbandonati. Il mandato di Clara è di fatto un invito a mettersi al servizio dei più deboli, con la certezza che ogni suo gesto sarà ricordato.

Da questo momento Clara sarà uno degli “angeli di Ai.Bi.”: forte degli strumenti che Amici dei Bambini le ha messo a disposizione e del suo spirito positivo, è pronta a vincere questa sfida. Dalla sua parte c’è anche la vasta esperienza da lei accumulata in America Latina, la cui cultura Clara conosce bene. “Ogni volta che torno in quella parte del mondo – dice – per me è come essere a casa, sento di potermi relazionare facilmente con le persone e di poter essere accolta pienamente”. Ci saranno da affrontare le difficoltà legate alla burocrazia, ai governi molto instabili, all’alto livello di corruzione delle istituzioni. Ma in lei rimane la certezza di vincere la sua sfida: “Da qui a qualche anno mi vedo rappresentante di Ai.Bi. in Centro America, con un bel ruolo di responsabilità”. È ancora presto, per lei, per pensare a una famiglia propria, “anche se, da quanto ho conosciuto Ai.Bi. – dice – la prospettiva dell’adozione è una possibilità che sto prendendo seriamente in considerazione”.

In bocca al lupo, Clara: siamo sicuri che riuscirai a salvare il bambino crocifisso dall’abbandono!