Siria. Vietato anche il diritto al gioco: si apre la prima ludoteca sotterranea

siria-un-milione-bambini-rifugiati 350Dal nostro inviato (Luigi Mariani) – Estate: tempo di mare, vacanze e giochi all’aperto per i nostri bambini. Ma non per quelli siriani che ogni giorno rischiano la vita, minacciati dalla guerra civile che va avanti ormai da più di tre anni e ha tolto loro tutto. Anche la spensieratezza del gioco. Per permettere loro di recuperare, almeno in parte, la gioia di essere bambini, senza dover temere in ogni momento una pioggia di bombe sui loro sorrisi, Amici dei Bambini ha progettato per loro una ludoteca sotterranea che potrà accogliere fino a 200 piccoli siriani.

Attraverso il progetto “Bambini in Alto Mare – Emergenza Siria”, Ai.Bi. si è già attivata nei mesi scorsi per portare assistenza alla popolazione di Binnish e di alcuni villaggi limitrofi, nella provincia di Idlib, e nei prossimi mesi intensificherà le attività, con il supporto dell’associazione partner Syrian Children Relief.
Tra giugno e luglio sarà effettuata una consegna di beni umanitari di prima necessità alle famiglie più bisognose dell’aerea, in particolare quelle che ospitano gli orfani di guerra, ma anche le vedove con figli e le famiglie numerose. Contestualmente, verranno rifornite anche quattro cliniche locali con farmaci, medicinali di primo soccorso e attrezzature mediche.
Nell’intervento a supporto della popolazione locale, rientra anche la realizzazione della ludoteca sotterranea: uno spazio dove i piccoli siriani possano tornare a giocare in sicurezza, al riparo dagli attacchi missilistici, e ritrovare – per quanto possibile – la spensieratezza tipica della loro età.
All’interno della ludoteca si prevede inoltre di ricavare uno spazio dove saranno svolti dei laboratori di sartoria che coinvolgeranno le madri dei villaggi, così da creare un momento di aggregazione e condivisione fra donne, e gettare le basi per un’attività generatrice di reddito.

Nel frattempo, Valerie Amos, Vice-Segretario generale e Coordinatore per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), ha evidenziato le priorità in ambito umanitario: facilitare l’accesso in Siria e supportare finanziariamente le agenzie e le Ong impegnate a portare aiuto alla popolazione siriana.

“Per raggiungere tutti i siriani bisognosi di assistenza, abbiamo bisogno di utilizzare ogni via disponibile per la consegna degli aiuti, in particolar modo per quanto riguarda l’attraversamento dei confini e dei fronti di battaglia” ha dichiarato la Amos in un comunicato stampa. “In più abbiamo bisogno di finanziatori che sovvenzionino le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni nostre partner”. Tuttavia, come molte Ong impegnate sul campo in questo difficile momento, Amici dei Bambini non può permettersi di attendere il responso della comunità internazionale agli appelli lanciati dalle Nazioni Unite: il rapido peggioramento della crisi lo impedisce.

Per portare avanti le attività di Ai.Bi. a sostegno della popolazione siriana è necessario il generoso supporto di tanti donatori e tante famiglie italiane: molto è stato fatto, ma molto di più si dovrà fare nei prossimi mesi. Per questo motivo, così come le Nazioni Unite invitano i grandi finanziatori istituzionali a fare la propria parte, Ai.Bi. invita le famiglie italiane a riscoprire il valore della solidarietà e a unire il proprio cuore a quello di tante famiglie siriane: supportando i nostri progetti, contribuiranno a farle sentire meno sole e abbandonate, in questa atroce guerra dimenticata da tutti.

In questo momento, la popolazione siriana ha bisogno di tutto l’aiuto possibile, da parte di tutti. Non restiamo a guardare.

Se vuoi dare anche tu il tuo contributo ai progetti di Ai.Bi. in Siria, per garantire ai bambini e alle famiglie siriane il diritto di sentirsi a casa, nel proprio Paese, visita il sito dedicato.