L’adulto deve riprendersi la sua funzione educativa

Maria Grazia Colombo, Presidente di Agesc – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, l’abbiamo intervistata oggi a conclusione del suo intervento al Convegno internazionale “Emergenza educativa” promosso da Ai.Bi. lunedì 24 e martedì 25 agosto a Cervia (Ravenna).

Impressioni sul Convegno Internazionale di Cervia?

Convegno importante. Importante l’analisi della scuola che è emersa in queste due giornate anche se..

Anche se?

Pretendiamo un progetto educativo dalla scuola quando siamo noi genitori i primi a non avere un progetto educativo per i nostri figli.

Corresponsabilità quindi degli attori?

Certamente. E’ vero che la scuola è impreparata ma è altresì vero che noi genitori dobbiamo chiederci “da dove partiamo?” “da dove ripartiamo?”.  Il degrado della scuola dipende evidentemente dagli adulti. Hanno tutti rinunciato al loro ruolo; insegnanti e genitori hanno abdicato.

Cosa fare quindi?

Da un lato guardare alle istituzioni cercando di proporre un cambiamento, dall’altro cambiare lo sguardo, affinarlo.

In che senso?

Noi genitori per esempio abbiamo molto spesso uno sguardo offuscato, non sappiamo ciò che è bene e ciò che è male. I ragazzi (tutti) si sentono abbandonati. 

Soluzione?

L’adulto deve riprendere la sua dimensione educativa.

Le Linee Guida qui presentate possono essere una via percorribile per tutti?

Assolutamente sì. Sono un patrimonio importante, prezioso da proporre a tutti. Le ho lette con gioia. Frutto di una lavoro preciso e approfondito che speriamo venga accolto dalle Istituzioni.