Siria: ago e filo alle donne di Binnish, per rivestire il futuro di speranza

donne siriaDal nostro inviato (Luigi Mariani)  – E poi ci sono loro: le tante donne siriane che sono chiamate a essere mogli e madri in circostanze assai difficili e drammatiche, a dimostrare quel carattere e quella forza che le caratterizza per natura, ma che non è sempre facile mantenere, specialmente quando una guerra atroce e ingiusta cerca di portarti via tutto.

Donne che spesso sono costrette ad affrontare la perdita di un marito, di un figlio, e che, una volta esaurite le lacrime, devono trovare la forza di andare avanti, per il bene di se stesse e di chi è ancora affidato alle loro cure.

Proprio a queste donne, in particolare a quelle che abitano a Binnish e nei villaggi circostanti, Amici dei Bambini ha voluto dedicare una delle iniziative progettuali che stanno prendendo forma proprio in questi giorni: l’atelier di sartoria. L’idea è quella di ritagliare, all’interno della ludoteca del paese, un angolo dove realizzare dei laboratori di cucito, attrezzato con il materiale e gli strumenti del caso. Una sorta di spazio di “decompressione”, in cui le donne della zona possano ritrovare un po’ di serenità, lontano dalle bombe, e dare sfogo alla propria creatività, producendo maglioni, coperte e sciarpe, in previsione del prossimo inverno.

Ad accompagnarle, sarà una figura di riferimento della comunità, che, oltre ad agevolare l’uniformità del gruppo, si occuperà di istruirle e aiutarle a perfezionare le tecniche di produzione, tenendo dei veri e propri corsi di formazione professionale, a cui si prevede che parteciperanno almeno 40 frequentanti.

Lo scopo dell’iniziativa è duplice: innanzitutto, creare un luogo di aggregazione, dove le donne possano non solo ritrovarsi in tutta sicurezza per imparare un mestiere, ma anche confrontarsi e aprire il proprio cuore alla condivisione di storie, emozioni, sentimenti legati alla guerra; in secondo luogo, dare avvio a un percorso di base per la produzione di articoli sartoriali, che si sviluppi gradualmente in un’attività imprenditoriale, permettendo loro di assicurarsi un sostentamento nei giorni a venire.

In un contesto problematico come quello di Binnish, infatti, non ci si può fermare solo all’emergenza e limitarsi a rispondere alle esigenze primarie, che pure rimangono la priorità: c’è bisogno anche di contrastare la precarietà legata al conflitto e pensare in prospettiva, ragionando già ora in termini di stabilizzazione della comunità locale. C’è bisogno – in altre parole – di concedersi anche la speranza di un ritorno alla normalità.

Mettendo loro in mano ago e filo, Ai.Bi. spera di aiutare le donne siriane a riappropriarsi di un pezzo della loro vita, e a rivestirsi della fiducia necessaria per continuare a sostenere l’importante e delicatissimo ruolo che svolgono all’interno delle proprie comunità.

 

In questo momento, la popolazione siriana ha bisogno di tutto l’aiuto possibile, da parte di tutti. Non restiamo a guardare.

 

Se vuoi dare anche tu il tuo contributo ai progetti di Ai.Bi. in Siria, per garantire ai bambini e alle famiglie siriane il diritto di sentirsi a casa, nel proprio Paese, visita il sito dedicato.