Guerrieri: “La famiglia italiana, una risorsa scambiata troppo spesso per un problema”

estate in famigliaLa grande contraddizione della famiglia di oggi: essere vista più come un problema che come una risorsa. È questo il paradosso a cui sembra andare incontro la cellula fondamentale della nostra società, quella famiglia tradizionale sempre più vittima delle ristrettezze delle politiche di welfare. Ne parla Luca Guerrieri, membro del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio, impegnato nei giorni scorsi nell’organizzazione della seconda edizione del meeting “E… state in famiglia”, svoltosi a Roma dal 2 al 6 luglio.

Nella prima giornata di incontri, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è confrontata con le circa 50 associazioni che costituiscono il Forum, soffermandosi soprattutto sul calo delle nascite in Italia. “Un rilancio della natalità – commenta Guerrieri – deve affiancarsi a un generale sostegno alla genitorialità, quindi un supporto a quelle coppie che scelgono di percorrere una strada diversa, donando il diritto a essere figlio a quei bambini che questo diritto non ce l’hanno”. Sono quindi necessarie azioni concertate tra interventi a favore della natalità e azioni a sostegno delle adozioni: in entrambi i casi si avrebbe un investimento di risorse per contrastare il calo demografico.

Davanti alle sempre più frequenti richieste di riconoscimento delle forme alternative di famiglia, quella tradizionale rischia di essere messa nell’angolo. “Quello dei diritti civili è più che altro un problema ideologico – afferma Guerrieri –, che non trova evidente riscontro nei numeri. La famiglia tradizionale non deve diventare un problema: se si perdono i suoi valori, il rischio è la confusione. Purtroppo – denuncia – non mancano attacchi alla famiglia, a livello sia locale che nazionale”. Guerrieri cita l’esempio della proposta di abolire l’esenzione per l’asilo nido per il terzo figlio. “Proposte del genere sono un incentivo a non fare figli. E questo differenzia l’Italia dagli altri Paesi, dove la natalità è incoraggiata da importanti misure di sostegno economico alle famiglie. Non sto parlando di società caratterizzate da una mentalità arcaica, ma di Paesi sviluppati e laici come quelli del Nord Europa”.

In più, si assiste con sempre maggiore frequenza a una forma di esautoramento del ruolo della famiglia. “In classe di mio figlio, una seconda elementare – racconta Guerrieri – si è tenuto un corso di educazione sessuale. Oltre che decisamente in anticipo sui tempi  (i bambini di 7 anni semplicemente non sono interessati all’argomento) una tale decisione toglie alla famiglia quello che dovrebbe essere un suo compito.

Il meeting “E… state in famiglia” è diventato quindi un’occasione di incontro per adulti e bambini, un’opportunità per ascoltare sensibilità diverse, per incoraggiarsi a vicenda, per dare voce alle diverse questioni portate avanti dalle varie associazioni del Forum. Al centro di tutto, la famiglia come risorsa. “E’ così che – afferma Guerrieri con un’efficace metafora biblica – tanti Davide possono affrontare Golia”. Golia, ovvero chi attacca la famiglia e minaccia la sua sopravvivenza.