Si riaccende il conflitto tra ribelli e filorussi: muoiono due bambini

ucrainaTorna a infiammarsi il conflitto nell’est dell’Ucraina: a farne le spese sono i civili. E tra questi due bambini. Solo ieri Papa Francesco aveva fatto un appello alla pace nelle tre aree di crisi: quella mediorientale, irachena e ucraina. “Il Signore conceda alle popolazioni e alle Autorità la saggezza e la forza necessarie per portare avanti con determinazione il cammino della pace, affrontando ogni diatriba con la tenacia del dialogo”.  “Penso soprattutto ai bambini ai quali si toglie la speranza – aveva precisato -, il futuro, bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, bambini che giocano sui residui bellici e non sanno sorridere. Vi prego fermatevi, ve lo chiedo con tutto il cuore”.  Parole che sono rimaste inascoltate soprattutto a Gorlovka, villaggio nell’est dell’Ucraina, bastione dei separatisti filorussi a una quarantina di chilometri da Donetsk, verso nord. “Secondo le prime informazioni, 13 persone sono morte, tra cui un bimbo di un anno e un altro di cinque”, si legge nel comunicato diffuso dalle autorità locali. Un portavoce militare ucraino in precedenza aveva parlato di colpi sparati da lanciarazzi Grad su quartieri residenziali di Gorlovka, accusando i separatisti di essere gli autori dei lanci. I ribelli accusano le truppe governative di schierare l’artiglieria contro le aree residenziali. Le autorità negano ogni responsabilità e accusano gli insorti di utilizzare le case come postazioni di tiro. La zona tra le due città è teatro di combattimenti dopo l’offensiva lanciata ieri dall’esercito ucraino per riprendersi le zone controllate dai ribelli vicino al luogo dello schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines. Insomma un rimpallo di “responsabilità”, ma una cosa è certa: continuano a morire civili e bambini. E intanto è stata cancellata la missione prevista per oggi di un team internazionale di esperti dove è stato abbattuto il volo MH17 della Malaysia Airlines. La decisione è stata presa dopo la conferma della ripresa dei combattimenti in zona tra i separatisti filorussi e le forze di Kiev. I filorussi avevano detto sì all’accesso degli inquirenti. Ma l’intensificarsi degli scontri ha portato alla marcia indietro. L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), i cui osservatori avrebbero dovuto guidare gli agenti verso il sito, ha riferito che a causa della “situazione della sicurezza” la missione è stata cancellata e il gruppo è rimasto a Donetsk. Intanto ulteriori sanzioni Ue-Usa contro la Russia potrebbero essere approvate entro la fine del mese. Lo ha detto alla Cnn Ben Rhodes, vice-consigliere alla sicurezza nazionale del presidente Usa. “Continuiamo a pensare che la cosa migliore che gli Usa possono fare è inviare un messaggio a Mosca attraverso sanzioni molto forti, coordinate con gli europei”, ha detto. Alla domanda se queste sanzioni saranno forti come quelle imposte dagli Usa, Rhodes ha risposto: “Crediamo di sì”.