“No allo stile Las Vegas”. I paletti del Forum delle Associazioni Familiari

Forum200No al “modello Las Vegas, dove tutto si fa e si disfa in una notte”. E’ netta la posizione di Francesco Belletti, Presidente del Forum della Associazioni Familiari, dopo l’improvvisa accelerazione dell’Ufficio di Presidenza della Camera per tagliare i tempi del divorzio.

Certamente un ostacolo in più sulla strada della famiglia, che con il divorzio abbreviato vedrà crescere le spinte disgregatrici già presenti in una società in forte crisi economica e di valori. “All’insegna del tutto e subito – conferma Belletti – si vogliono cancellare di fatto i tempi di riflessione destinati al tentativo di salvare la famiglia e non si prevedono norme a tutela delle parti più deboli (uno dei coniugi e soprattutto i figli) o forme di assistenza alle famiglie in crisi”.

Su sollecitazione del Forum sono stati presentati alcuni emendamenti e ordini del giorno, che mirano a garantire un accompagnamento alla fase pre e post separazione con particolare riferimento alla mediazione e conciliazione familiare. Sette punti per fissare i paletti su punti irrinunciabili per tentare di ricomporre le situazioni di divisione familiare:

1 – La natura pubblica del matrimonio deve essere sottratta alla privatizzazione del legame insita nell’introduzione del divorzio consensuale su accordo delle parti;

2 – Il tempo intercorrente tra separazione e divorzio venga utilizzato per tentare tra le parti una conciliazione o una mediazione o quantomeno un accordo sulla gestione delle relazioni parentali mediante il piano genitoriale;

3 – Solo quando le parti hanno verificato ed esplorato la possibile ricomposizione mediante l’aiuto di esperti, possono ottenere tempi più celeri per arrivare al divorzio;

4- Il previsto tentativo di conciliazione obbligatorio attualmente affidato al presidente del Tribunale va assegnato a figure professionali esperte quali mediatori familiari, conciliatori o consulenti consultori ali;

5 – Rendere più efficace ed equilibrato l’affido condiviso;

6 – Introduzione nel nostro ordinamento, così come previsto in numerosi Paesi europei dei cosiddetti “Piani genitoriali”, utili al giudice e alle stesse parti per meglio tutelare i minori coinvolti nella crisi familiare;

7 – Prevedere che il magistrato che tratta la causa di separazione o divorzio sia lo stesso che decide sulle questioni patrimoniali tra coniugi.

Auspichiamo – ha concluso Belletti – che almeno su queste forme di garanzia, i deputati sappiano andare oltre le discipline di partito e facciano appello alla coscienza in difesa della famiglia, testata d’angolo dell’intera società. Non lasciamo sole le coppie e i loro bambini durante la crisi e la separazione”.

Fonte: Avvenire