“Sbarca” a Macerata la mostra a favore dei minori stranieri non accompagnati

corto maltese 200Ancora una volta arte e accoglienza si fondono in un binomio vincente. Fa tappa a Macerata il 31 luglio 2014, all’interno della manifestazione la “Notte dell’Opera”, la mostra itinerante “Sulla stessa barca; il mondo del Fumetto incontra i popoli in fuga”, organizzata dall’associazione culturale Fumettomania Factory di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), le cui tavole saranno messe all’asta per sostenere il progetto “Bambini in Alto Mare” dell’associazione Amici dei Bambini, per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Le attuali e drammatiche vicende di migrazione e sbarchi di profughi che coinvolgono molti territori italiani, primo tra tutti l’isola di Lampedusa, hanno ispirato fumettisti professionisti e non a realizzare le loro opere basandosi sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’accoglienza dei popoli. Le oltre 50 opere realizzate sono state raccolte in un’esposizione collettiva itinerante inaugurata a Barcellona Pozzo di Gotto e successivamente presentate in vari comuni italiani.

Le tavole originali saranno messe all’asta ed il ricavato delle vendite opere sarà devoluto a favore del progetto Bambini in Alto Mare di Ai.Bi. Amici dei Bambini, pensato per offrire una giusta accoglienza alle centinaia di minori stranieri non accompagnati, i cosiddetti misna, che ogni giorno sbarcano sulle nostre coste senza le loro famiglie, in cerca di un futuro lontano da guerre e fame.

Il GUS Gruppo Umana Solidarietà ha contribuito all’organizzazione della tappa maceratese della mostra e ha messo a disposizione i supporti delle opere che sono stati realizzati da alcuni dei beneficiari del progetto SPRAR Macerata Accoglie di cui il GUS è ente gestore.

Nell’ambito di un laboratorio di creatività, organizzato con il supporto dell’associazione Les Friches, 15 ragazzi tra i beneficiari del progetto del GUS, provenienti da diversi paesi tra cui Pakistan, Afghanistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Ghana, Etiopia, sono stati coinvolti nella realizzazione della mostra e hanno dato il loro contributo intagliando, disegnando e dipingendo i pannelli e le cornici che verranno utilizzati come supporti per le opere.

Attraverso il linguaggio artistico e la forza comunicativa del fumetto, l’arte offre non solo ai rifugiati un’opportunità di intrattenimento e aggregazione, un modo per uscire da una condizione di isolamento e acquisire un senso di gruppo e di appartenenza che incoraggiano il percorso di integrazione, ma a ciascuno l’occasione per riflettere sui temi della migrazione e sulle drammatiche condizioni di vita a cui sono costrette migliaia di persone in fuga a causa di sanguinose guerre civili, persecuzioni e povertà.

 

Fonte: Infooggi.it