Fratelli d’Italia: al via campagna contro eterologa e pro adozione

fecondazione-assistita-legge-40200Contro la fecondazione assistita eterologa, Fratelli d’Italia lancia in Piemonte una campagna-choc. Un fantoccio appeso come un fagotto a un cavalcavia al di sopra di un’arteria di grande traffico ammonirà gli automobilisti con queste parole, riportate su uno striscione: “Eterologa selvaggia e matrimoni gay, bambini appesi a un capriccio”.

Lo annuncia Maurizio Marrone, capogruppo in Regione Piemonte, dopo che la giunta regionale di Sergio Chiamparino ha fatto sapere di avere individuato i tre centri pubblici di riferimento e di essere così fra le prime Regioni italiane pronte a partire. «La campagna spiega Marrone – avrà lo scopo di sollecitare la raccolta firme necessaria a presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per modificare la legge del 1983 sulle adozioni».

Obiettivo, «fermare la mano alla magistratura sulle adozioni facili per le coppie omosessuali». La petizione potrà essere firmata a partire da sabato prossimo a Torino e nella Provincia, presso le sedi dei Comuni di residenza e nei gazebo che saranno allestiti da Fdi. Il fantoccio sarà appeso in corso Unità d’Italia, strada di accesso al capoluogo dalle autostrade Sud. Lo striscione e il fantoccio, precisa ancora Marrone, sono già stati appesi nella notte dai militanti dei Fratelli d’Italia. «La corsa in avanti del presidente Chiamparino che fissa a livello regionale la disciplina della fecondazione eterologa senza aspettare una legge nazionale – sostiene l’esponente Fdi – rappresenta l’altra faccia della medaglia dell’entusiasmo del centrosinistra per le adozioni gay inaugurate dalla magistratura. E la mercificazione dei figli, che da soggetti titolari di diritti fondamentali diventano oggetto di diritti altrui, o meglio di capricci altrui. Ma noi non ci stiamo».

L’iniziativa è scaturita dopo che è stato stabilito che in Piemonte la fecondazione eterologa si farà in tre centri pubblici: gli ospedali Sant’Anna e Maria Vittoria di Torino, più l’ospedale di Fossano (Cuneo). Inoltre un centro privato, il Promea di Torino, potrà essere accreditato. Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, parlando a Palazzo Lascaris a margine della prima seduta del consiglio regionale dopo la pausa estiva. Queste indicazioni saranno contenute nella delibera che lunedì prossimo Saitta porterà in giunta per l’approvazione. La delibera prevede che gli altri centri privati piemontesi non accreditati intenzionati a occuparsi dell’eterologa debbano sottostare all’autorizzazione regionale, che sarà data dopo aver verificato la presenza dei requisiti necessari.

Tutto il processo sarà coordinato e monitorato da un comitato scientifico che si insedierà venerdì 12 settembre. Il comitato sarà composto dai direttori sanitari dei tre ospedali pubblici, dai tre responsabili dei centri di procreazione assistita, da un genetista e un biologo di laboratorio del Sant’Anna, e sarà coordinato dal direttore della Sanità regionale, Fulvio Moirano.

 

Fonte: (Secolo d’Italia)