Roma, anche i bambini abbandonati fra i temi del Sinodo straordinario delle famiglie

sinodo“Sappiamo che la strada è quella, ma abbiamo smarrito le parole per dirlo, i gesti per confermarlo, le buone abitudini per aiutarci nella scelta”. Parole che riassumono il senso di smarrimento di tante coppie di oggi, soprattutto le più giovani. Uomini e donne che sempre più spesso percepiscono la proposta cristiana sulla famiglia come scarsamente affascinante, abbagliati come sono da una serie di falsi miti: il genere variabile, le relazioni sentimentali “elastiche”, la possibilità di avere un figlio fatto a proprio piacimento.

Il Sinodo straordinario delle famiglie, che si aprirà a Roma domenica 5 ottobre, dovrà affrontare questo che il giornalista Luciano Moia, sulle pagine di “Avvenire”, definisce efficacemente “ingorgo culturale”, “confusione che sta alla base di tante non-scelte”. Tra queste, anche quella di non aprire le proprie porte a un bambino abbandonato, preferendo rivolgersi ad altre pratiche di genitorialità che soddisfanno il presunto diritto al figlio a tutti i costi, piuttosto che il diritto a una famiglia di tanti piccoli che un papà e una mamma non li hanno mai avuti.

Il bambino abbandonato sarà uno dei temi centrali del Sinodo, una delle sfide a cui allude il titolo scelto da Papa Francesco per il grande incontro di ottobre: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Quello voluto da Bergoglio sarà un appuntamento denso di argomenti, per complessità e vastità di situazioni urgenti e difficili, per profondità delle problematiche che si andranno ad affrontare: emergenza educativa, crisi della fede, violenza sulle donne, individualismo, fenomeno migratorio, disparità di culto, dipendenza da social network e gioco d’azzardo, abbandono. Quest’ultima, che rappresenta la quarta emergenza umanitaria del mondo – la più subdola, perché non mostra immediatamente i suoi effetti, a differenza di guerre, fame e malattie che portano alla morte fisica delle loro vittime – è una piaga che tocca il cristiano sotto tanti punti di vista: pastorale, culturale, sociale.

Lo dimostra la profonda crisi in cui sono cadute le adozioni internazionali. I bambini abbandonati accolti da coppie italiane si sono dimezzati nel giro di pochi anni e nei primi 6 mesi del 2014 si è registrato un ulteriore calo del 30%. Di questo passo, nel 2020, l’adozione internazionale non esisterà più: 168 milioni di bambini abbandonati attualmente presenti nel mondo – ma il dato è in aumento – rischiano di non trovare mai una famiglia.

Se da un lato devono intervenire le istituzioni, con una profonda riforma del sistema che regola le adozioni, dall’altro le famiglie stesse devono essere incoraggiate all’accoglienza. Compito del Sinodo, quindi, è quello di aiutare le giovani coppie a uscire da quel disorientamento che paralizza la loro capacità di assumere decisioni importanti, come può essere quella di accogliere un bambino abbandonato.

 

Fonte: Avvenire