UFAI: controllo sugli Enti ma anche sulla Cai, niente soldi in nero

ufaiL’Ufai, unione famiglie adottive italiane, scende in campo con un proprio Manifesto con cui aspira a cambiare (tramite una raccolta di firme) il settore delle adozioni nazionali e internazionali. L’obiettivo del documento è in sostanza semplificare gli iter adottivi nel rispetto della trasparenza, tracciabilità e di un maggior controllo sugli enti autorizzati e l’operato della CAI, commissione adozioni internazionali.

Il documento “L’adozione che vorremmo…” si articola in 6 macro aree all’interno delle quali vengono affrontati specifici punti.  Gli argomenti trattati sono: una procedura veloce ed equa; una procedura trasparente e mirata al bene del bambino; una procedura sostenibile economicamente; una procedura chiara e sincera nei rapporti con enti e servizi sociali; proposte di tutela e partecipazione delle famiglie e promozione della cultura adottiva nelle scuole, nella sanità e nelle comunità.

Un manifesto articolato che parla molto chiaro quando al punto 3  a proposito di procedura sostenibile economicamente, mette in evidenza l’importanza di procedere solo ed esclusivamente con “pagamenti tracciabili solo tramite bonifico bancario dall’Italia”.

Altro passaggio fondamentale del documento è il punto 5 dove  l’Ufai chiede  la creazione di un organismo di Autority, garante della famiglia, indipendente che vigili e tuteli sull’operato degli enti e della CAI”.

Diversi sono, invece, i punti del manifesto dove si invoca maggiore trasparenza attraverso l’istituzione, in ambito di adozione nazionale, di banche dati funzionanti, liste e criteri di convocazione delle coppie; sul numero delle pratiche che un ente può effettivamente gestire e quindi la pubblicazione dei dati .

Non da meno manca il riferimento ad uno snellimento della burocraziache spesso – si legge nel documento – allunga il periodo dell’ottenimento dell’idoneità”.

Il manifesto, infine, conclude mettendo in risalto l’importanza di un’ opportuna promozione della cultura adottiva nelle scuole, nella sanità e nelle comunità attraverso la promozione di corsi di formazione e follow up sanitario nazionale comune post adozione .