La strada dell’accoglienza porta in Cina. Tra nuovi abbinamenti e coppie già in partenza il 2015 inizia sotto una buona stella

cina gruppo carrozzineLa strada dell’accoglienza porta in Cina. Tra nuovi abbinamenti e coppie già in partenza il 2015 inizia sotto una buona stella

Inizia bene il 2015 per le coppie che hanno deciso di accogliere un bimbo cinese. L’anno è iniziato da poco più di una settimana e già sui tavoli di Ai.Bi., Amici dei Bambini, sono arrivate ben 19 schede di bambini adottabili.

Di queste, 14 saranno gli abbinamenti che  verranno proposti nei prossimi giorni, 2 sono quelle che hanno avuto già un esito positivo: i bambini sono stati, infatti, già accolti dai neo genitori. Tre, infine, sono le schede storie dei bambini che saranno inserite nei prossimi giorni nella rubrica “Figli in Attesa” di Ai.Bi.

Numeri che incoraggiano, quindi, ad andare avanti e a continuare a credere nelle adozioni internazionali. Nonostante la crisi e nonostante l’indifferenza del Governo nazionale. Numeri che confermano soprattutto che ci sono ancora tanti bambini in attesa nel mondo e in questo caso specifico in Cina: bambini alla ricerca di una casa e di una famiglia pronta ad accoglierli.

Sono già pronti anche una mamma e un papà piacentini che oggi hanno detto sì. Saranno loro i genitori di An Lu Wang (nome di fantasia), una bimba affetta da fenilchetonuria la cui storia era stata inserita nella Rubrica “Figli in Attesa” solo il mese scorso: dicembre 2014!

Non è solo il 2015 a iniziare bene, ma anche il 2014 si è concluso nel migliore dei modi. Proprio negli ultimi giorni di dicembre, infatti, è stata abbinata una bambina, special need, che era nella lista dei Figli in Attesa.

E se da un lato c’è chi arriva, dall’altro c’è chi parte:  valigie pronte per tre coppie che  il 9 gennaio sono partite alla volta della Cina. Due sono state abbinate a due maschietti di 2 anni e 5 anni e mezzo; la terza ad una bimba di 3 anni. I futuri genitori staranno a Xi’An una settimana e due a Pechino,  fino dunque al 31 gennaio: quasi un mese di conoscenza prima di tornare a casa con il loro bimbo.

Una chicca: una di queste coppie è alla sua seconda adozione. Il primo  bimbo viene dal Perù: è stato lui, come raccontano i suoi genitori adottivi, a chiedere di avere dei fratellini. Detto fatto: e ora si parte per la Cina.  Infine, bisogna ricordare che il “China center for children’s welfare and adoption” (l’autorità centrale per le adozioni internazionali della Repubblica Popolare Cinese) ha modificato alcuni requisiti nell’ottica di velocizzare i tempi di abbinamento, favorire l’adozione stessa e ampliare le possibilità per i potenziali genitori di accogliere in casa un piccolo cinese. Le novità principali riguardano il limite di età massimo che devono avere i potenziali genitori, lo stato di salute e il reddito.