Aborto selettivo e atavici pregiudizi: nel mondo mancano 100 milioni di bambine

maschi femmineImmaginate che, tutto a un tratto, Italia, Germania e Francia si svuotassero di tutta la loro popolazione femminile: all’appello mancherebbero circa 100 milioni di individui. Se per i 3 Paesi questa è solo un’ipotesi verosimilmente assurda, a livello mondiale una tale situazione è già un’amara realtà. La disuguaglianza numerica tra i due sessi a livello globale vede la presenza di 100 milioni di maschi in più rispetto alle femmine: la più elevata mai registrata dalla Banca Mondiale. Nonostante, a parità di condizioni, le donne siano più longeve degli uomini. Questi ultimi, infatti, muoiono più spesso combattendo, emigrano di più per motivi di lavoro e tendono a compromettere maggiormente la propria salute adottando stili di vita sbagliati.

Quello che manca, evidentemente, è proprio la parità di condizioni.

La genetica ci mette del suo. Nella specie umana, infatti, la natura fa nascere più maschi che femmine. Secondo la letteratura scientifica in materia, il rapporto tra fiocchi azzurri e rosa è di 105 a 100.

Ma sono soprattutto fattori culturali e antropologici a provocare il divario tra persone di sesso maschile e femminile sul pianeta. Le condizioni di vita, pertanto, possono variare anche molto a seconda che, in una zona o in un’altra del mondo, si nasca maschi o femmine.

La situazione più preoccupante si registra in Cina e in India, dove gli uomini in eccesso rispetto alle donne sono rispettivamente 50 e 43 milioni. Nei due grandi Paesi asiatici, l’incontro tra le moderne tecniche di selezione del sesso dei figli e i pregiudizi tipici dei sistemi patriarcali rigidi ha conseguenze drammatiche: l’aborto selettivo, oltre a un’atavica minor cura prestata alle figlie, ha provocato un grave scompenso tra i due sessi. E a poco servono, dati alla mano, le misure adottate da Pechino e New Delhi, come per esempio il superamento della politica del figlio unico, che non sembra per il momento incontrare l’interesse della popolazione.

Altra regione di forte scompenso tra fiocchi azzurri e rosa è la penisola arabica. La causa qui non è il ricorso all’aborto selettivo, una pratica vietata dalla religione islamica. A provocare lo sbilanciamento tra i sessi è il forte tasso di immigrazione maschile, attirata dalle opportunità di lavoro nei Paesi ricchi di petrolio.

In Africa la situazione è tutto sommato di equilibrio. Ma si tratta di un dato tutt’altro che incoraggiante. Il “pareggio di bilancio” tra maschi e femmine è dato solo dal fatto che, a fronte dell’elevata mortalità giovanile delle donne, resta elevato il numero di bambine che nascono. Questo perché, a quanto pare, i feti femminili sono quelli che resistono meglio alle difficili condizioni di sviluppo dovute alla malnutrizione delle madri.

Dove le condizioni di vita sono relativamente più omogenee, le donne fanno valere la loro maggiore longevità e restano più numerose degli uomini: è il caso di Europa e Nord America e, per motivi diversi, anche di Messico, Brasile e Russia.

 

Fonte: Corriere della Sera