Usa: i figli cresciuti in famiglie stabili tendono a formare unioni durature

matrimonioCi si sposa di meno, e comunque in età più matura, ma  in America da almeno quindici anni è iniziata l’età d’oro del matrimonio. Lo rivela, sul suo blog Andrea Visconti, giornalista residente a New York, citando lo studio effettuato da un economista della University of Michigan. Statistiche alla mano, lo studioso prevede che solo un terzo delle coppie spostate dal 2000 in poi divorzierà. Gli altri due terzi staranno insieme per anni e anni.

Restando invece al presente i numeri rivelano che il divorzio è già meno comune adesso di quanto non lo fosse negli anni ’70 e ’80.

Il 70% delle coppie che si sono sposate negli anni ’90 hanno celebrato insieme almeno il 15simo anno di matrimonio. Un trend positivo se messo a confronto con l’andamento di vent’anni prima. Infatti solamente il 65% delle coppie che si erano spostate negli anni ’70 e ’80 erano arrivate al 15simo anniversario.

Molte le ragioni che motivano questo orientamento. Fra queste c’è la tendenza attuale a sposarsi in età più adulta e dunque si è più consapevoli del passo che si intraprende. Altra ragione è la diffusione degli anticoncezionali e dunque un maggior controllo su come, se e quando la famiglia viene a comprendere anche figli. Infine il matrimonio d’amore anziché d’interesse è garanzia di una maggiore stabilità e durata delle unioni. Ma c’è un’ulteriore considerazione: lo studio rivela che i figli che crescono in una famiglia affettivamente stabile tendono a loro volta a formare unioni più stabili. E dunque guardando in avanti si vede un’America dove il divorzio sarà sempre meno presente.