Rientro a scuola: meno 14 giorni. Il 13% del personale scolastico è ancora senza vaccino

Il 6 settembre torneranno in classe i primi studenti, ma i numeri delle vaccinazioni tra docenti e personale destano preoccupazione. Chi e come sostituirà i prof che decideranno di non vaccinarsi?

Il Commissario per l’emergenza Coronovirus Francesco Paolo Figluolo aveva chiesto alle regioni un conteggio preciso delle vaccinazioni riguardanti il personale scolastico. Ora il conteggio è arrivato e ha evidenziato una situazione non troppo rosea: a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, il 12,8% del personale scolastico non è ancora vaccinato. Si tratta di poco più di 186 mila persone che, se entro l’1 settembre non provvederanno a vaccinarsi, non potranno entrare a scuola, dato l’obbligo del Green Pass che scatterà proprio in quella data.

Cosa succede con i prof non vaccinati all’inizio della scuola?

La preoccupazione è duplice, perché, al di là del pericolo dei contagi e dello spettro della DAD, con l’obbligatorietà del Green Pass i professori che per 5 giorni non dovessero presentarsi a scuola verrebbero sospesi, senza stipendio, e andrebbero sostituiti. Alla scuola primaria, l’obbligo di avere il supplente scatta già dopo un giorno di assenza, con conseguenze organizzative chiaramente di difficile soluzione.
A livello logistico, rimane aperta anche la questione riguardante i controlli del Green Pass, oggettivo problema organizzativo per le scuole che stanno chiedendo di poter riuscire a incrociare i database con quelli delle vaccinazioni in modo da poter procedere con i controlli in segreteria e non all’ingresso.
A tutto ciò, si aggiunge anche la questione dei tamponi gratuiti per tutti quei soggetti fragili che vaccinarsi non possono.

Inizio della scuola: l’andamento delle vaccinazioni nelle regioni

La situazione, comunque, è molto disomogenea a seconda delle regioni, con la Sicilia che conta ancora il 42% del personale scolastico senza nemmeno la prima dose, seguita dalla Provincia di Bolzano, Sardegna e Calabria, tutti sopra il 30%. Numericamente ne mancano tanti anche in Lombardia (oltre 18 mila) ma si tratta di una percentuale di poco superiore all’8%.

Per quanti riguarda i ragazzi al di sopra dei 12 anni, nella fascia 12-15 anni quasi il 34% ha ricevuto almeno una dose e il 13% ha completato il ciclo vaccinale. Le percentuali si alzano molto tra 16 e 19 anni, dove il 60,5% ha fatto almeno una dose e il 40,5% ha completato il ciclo.
Insomma, la campanella sta per suonare, ma le cose da sistemare, nella scuola, paiono davvero ancora molte.