A Gabicce 2015 i Protocolli Regione-Enti. Balestrucci (Friuli Venezia Giulia): “La soluzione per invertire il crollo delle adozioni e prevenire i fallimenti”

gabicce convegnoL’accoglienza familiare continua il suo declino, in Italia come negli altri Paesi storicamente accoglienti. Solo a casa nostra, negli ultimi 5 anni, le adozioni internazionali si sono dimezzate. Se questo trend non sarà interrotto il sistema accoglienza scomparirà tristemente. Che fare? Come fermare questa emorragia? E soprattutto quali sono le ragioni che hanno condotto le adozioni internazionali a questa crisi senza precedenti? Questi sono i principali quesiti a cui proveranno a rispondere Istituzioni, Famiglie adottive, Enti Autorizzati e politici, rappresentanti dei Paesi esteri d’origine e dei Paesi accoglienti che siederanno, per la prima volta, attorno allo stesso tavolo nel corso del Convegno internazionale Adozione Internazionale in cerca di futuro che si svolgerà al Grand Hotel Michelacci, Gabicce Mare (PU) il 26-27 Agosto 2015.

Intanto, in attesa del convegno, conosciamo più da vicino i protagonisti dell’incontro. Li abbiamo intervistati e posto loro alcune domande anticipando così temi e problematiche che saranno sviluppate il 26 e 27 agosto.

Oggi abbiamo incontrato Fiorella Balestrucci, della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia dellaRegione Friuli Venezia Giulia.

Ci può presentare brevemente il servizio che offre l’ente per il quale lavora nel quadro dell’adozione internazionale?

La Regione Friuli Venezia Giulia ha costituito un tavolo di lavoro al fine di rivedere il protocollo delle adozioni internazionali entro la fine dell’anno. Il tavolo di lavoro è composto dai firmatari del precedente protocollo (attualmente ancora in vigore) al quale è stato aggiunto tra gli Enti autorizzati Ai.Bi, Amici dei Bambini.

Quale peculiarità ha il protocollo operativo della Regione Friuli Venezia Giulia e quali obiettivi si pone?

Lo scopo del protocollo è: estendere il protocollo alle adozioni nazionali, monitorare le diverse fasi  di attuazione  riguardanti le prassi messe in uso  dai diversi partner istituzionali  sul pre e sul post adozione. Inoltre saranno individuate delle azioni che consentano di presidiare in modo puntuale i diversi percorsi  sia dell’adozione nazionale che internazionale, per prevenire i fallimenti adottivi e relative restituzioni dei minori. E infine sarà potenziato il ruolo della scuola al fine di favorire l’inserimento scolastico dei minori adottati.

Che ruolo possono avere i Servizi sociali nel favorire la promozione di una cultura dell’accompagnamento degli aspiranti genitori adottivi, piuttosto che una cultura della selezione, che finisce per scoraggiare le coppie?

Nella nostra regione, la fase di formazione, accompagnamento e relativo studio di coppia  è in capo ai consultori  familiari delle Aziende per l’Assistenza Sanitaria e non ai servizi sociali. Per l’adozione nazionale l’abbinamento adottivo viene svolto dal Tribunale per i minorenni che acquisisce gli elementi dello studio di coppia dei consultori familiari, svolge istruttoria comparativa sulla base di 7 criteri di buona genitorialità  individuati dal TM e riportati dai servizi nelle citate relazioni.

Questi e non solo, sono i temi  che saranno trattati e sviscerati nel corso del Convegno di Gabicce: una pluralità di tematiche e voci a confronto alla ricerca di una soluzione. Iscriviti al convegno: clicca qui e dì la tua sul delicato tema delle adozioni internazionali.