Riportiamo il commento di Corrado Augias, pubblicato su “La Repubblica” di oggi, in merito alla recente sentenza della Cassazione in cui si esorta il Parlamento italiano ad aprire all’adozione da parte dei single.

“La sentenza della Cassazione ha aperto un nuovo fronte nel fitto calendario di cambiamenti imposti dalle nuove realtà. La legislazione non impedisce in via assoluta l’adozione da parte di un solo “genitore/trice”. La limita a casi speciali e dopo attento controllo. Tra le reazioni di rifiuto spicca quella di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Famiglia: “Abbiamo molti aspiranti genitori e pochi bambini”, quindi nessun bisogno di estendere ai “single”. Marco Griffini presidente Ai.Bi. (Amici dei Bambini) ha dati opposti: “E’ aumentato in modo eccezionale il numero di bambini abbandonati, sono diminuite le richieste da parte delle coppie”. Non dovrebbe essere difficile stabilire chi dei due è più vicino al vero. Mi ha scritto Gabriella Malanga (gabriella.malanga@libero.it): “Sono una single; ho scelto nel 2005 di iniziare un percorso di affido familiare. Affronto a volte il pregiudizio di quelli che, sposati, si sentono moralmente più degni e che, se non c’è una famiglia “normale”, meglio che il bimbo resti dov’è. Ho tutto quello che serve a una donna, e presumo anche a un uomo, per crescere un figlio sano ed equilibrato. Ho colleghe vedove che hanno cresciuto i figli da sole, ho amiche, sorelle separate, e anche la mia mamma, regolarmente sposata, con i figli s’è trovata sola in tante situazioni. Penso alla scuola, alla salute, al dentista ed alle vacanze della bambina. Provo una grande rabbia nel sentire giudizi così avventati da persone che ignorano tutto di questo mondo, e che forse ad amare come proprio il figlio di qualcun altro non hanno mai pensato”. Come sarebbe preferibile se si partisse non dalle ideologie ma dalla realtà. Per esempio: chi ha ragione Giovanardi o Griffini?

E voi che dite? Chi ha ragione?
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