Adozione e costi: la denuncia di una famiglia adottiva

crisi_finanziariaDEFE’ legittimo che una famiglia si veda negare la richiesta di rimborso delle spese di viaggio sostenute per un’adozione internazionale?

La domanda, per niente retorica, si pone rispetto al caso di una famiglia che si è rivolta ad Ai.Bi. per denunciare il mancato rimborso della spese del biglietto aereo per il Vietnam del primogenito che faceva già parte del nucleo familiare al momento del viaggio nel Paese asiatico. La famiglia ha presentato un’istanza di sgravio all’Agenzia delle Entrate in quanto sussistono tutti i requisiti previsti dalla normativa sulla deducibilità per ottenere il rimborso delle spese sostenute per portare in Vietnam il primogenito. L’Agenzia delle Entrate ha respinto però l’istanza.

Un’assurdità se si considera che la coppia di genitori non ha di certo scelto di portare con sé il figlio (all’epoca di 4 anni) per andare in una località di vacanza, ma per conoscere la sorella adottiva. Di certo il bambino non poteva rimanere in Italia, lontano dai genitori, per un periodo di tempo non ben definito alla partenza. Oltretutto c’è un altro aspetto fondamentale da considerare: quale genitore potrebbe mai riuscire a creare i primi momenti di intimità con il proprio figlio adottivo se si presenta senza un membro della famiglia?

La vicenda mette in evidenza, ancora una volta, come in Italia persista una visione dell’adozione come fatto privato della coppia adottiva. Al contrario l’adozione internazionale è uno strumento sussidiario all’adozione nazionale creato per garantire una famiglia ad un bambino abbandonato. Si tratta di una prospettiva fondamentale, dalla quale dipende anche la promozione di una cultura dell’accoglienza familiare.

Da tempo Ai.Bi. chiede l’inserimento di misure economiche nella Legge Finanziaria per rendere completamente gratuito l’iter dell’adozione internazionale, così come avviene per quella nazionale. E’ un’istanza che l’associazione condivide con la maggior parte degli enti autorizzati per tutelare il diritto del minore alla famiglia. Oggi l’adozione internazionale, infatti, è l’unico diritto per il quale occorre trovare non solo una coppia di genitori disposta all’accoglienza ma anche una coppia che affronti costi molto onerosi.

Una questione di profonda disuguaglianza.